CASTELFRANCO - La pasticceria Blanche, la colazione sana e i caffè letterari: Giovanni Mazzariol è uno dei centini di questa maturità. Un cento con lode speciale all'Istituto Alberghiero Maffioli di Castelfranco che è una speranza per tutti, soprattutto per i ragazzi con un cromosoma in più come lui. Gli occhi lucidi dalla felicità, Gio racconta l'impresa insieme a papà Davide e ai fratelli ma soprattutto a mamma Katia Colella, la roccia a cui sempre, in questi diciannove anni, ha potuto aggrapparsi.
AMANTE DELLA POESIA
Per storia ha voluto occuparsi della Grande Guerra, pretesto per agganciare la poesia che è in assoluto la sua materia preferita. «Ho parlato di Ossi di Seppia di Montale- tiene a precisare- avevo preparato anche Ungaretti e D'Annunzio ma non ho avuto il tempo di esporli». Durata dell'orale: 45 minuti, gestiti con il supporto delle immagini e delle schede. Qualche giorno d'attesa e infine ieri i tabelloni. «Aveva sempre avuto buoni voti ma non ci aspettavamo che la scuola volesse premiarlo fino a questo punto» ringrazia la madre. La verità è che Giovanni si è guadagnato tutto, fino all'ultimo. Frequentando con assiduità, studiando sempre, affrontando il percorso e le difficoltà con impegno senza cercare scorciatoie. Perché non ha mai voluto sentirsi diverso, ha chiesto e ottenuto di essere uno studente come gli altri e, nonostante i percorsi e i programmi speciali, il suo impegno e la sua determinazione hanno conquistato anche la giuria esterna.
INCORAGGIATO DAI PROF
«La maturità di Gio è l'esito finale di un lavoro di squadra meraviglioso- interviene ancora Katia- i docenti hanno voluto incoraggiarlo e noi come famiglia abbiamo sempre cercato di intercettare le sue passioni e con creatività costruire dei percorsi e dei modelli che fossero su misura per le sue peculiarità ma anche tenendo conto dei suoi problemi».
Ora Giovanni vuole festeggiare con gli insegnanti e i compagni. Loro sono super non si stanca di ripetere. Il suo sogno per il futuro? «Fare il cameriere». Per questo ha scelto l'indirizzo di sala: ama stare con la gente e gli stage lo hanno formato al contatto con il pubblico. Gio dovrà affrontare dei percorsi di inserimento lavorativo e certamente altre prove nella vita ma nulla sembra spaventarlo. La grande sfida è trasformare il piccolo miracolo della maturità in un lavoro, che per i ragazzi come Giovanni significa dignità e felicità. «Siamo fiduciosi, perché da Giovanni ci sono venuti solo doni e cose belle-ripete la mamma- lui saprà realizzare tutte le sue aspirazioni». L'estate intanto porterà tante cose belle: i corsi di ballo inclusivo, il teatro con l'associazione Farcela e il nuoto allo Sportlife di Montebelluna. «Insieme si lavora quotidianamente sulle autonomie: Gio va a fare la spesa, e porta a spasso il cane». L'amatissimo Moka, che include nel gruppo dei fratelli insieme a Chiara, Alice e a Giacomo che nel 2016 pubblicò per Einaudi Mio fratello rincorre i dinosauri, divenuto nel 2019 film, mettendo a nudo le difficoltà di un adolescente nell'accettare un fratello con sindrome di Down con il quale col tempo stabilisce però un legame speciale e indissolubile. Oggi Giovi è diventato grande: la maturità è un grande rito di passaggio collettivo. Ma per i ragazzi come lui è qualcosa in più: la dimostrazione che l'amore e la volontà fanno tutta la differenza del mondo.