Case popolari, arriva lo sfratto per 20 furbetti. Nel mirino anche l'alloggio di Ronnie, l'investitore in Bmw del Terraglio

Martedì 29 Marzo 2022 di Paolo Calia
Case popolari, arriva lo sfratto per 20 furbetti

TREVISO - Venti lettere di decadenza dagli alloggi popolari, in pratica degli sfratti, partiranno questa settimana all'indirizzo di altrettanti furbetti beccati a occupare appartamenti senza averne diritto, oppure a non rispettare le condizioni minime di convivenza.

Inizia a stringersi la morsa dell'amministrazione comunale sui quartieri popolari dove, da mesi, le situazioni di tensione non mancano. Da gennaio sono stati controllati un centinaio di appartamenti e trovate molte incongruenze. I casi più eclatanti sono un alloggio di Santa Bona Vecchia risultato intestato a una persona che da oltre due anni vive all'estero e l'intestatario di un altro alloggio che abita ormai in una zona all'altro capo della città: entrambi gli appartamenti saranno riassegnati. In un'abitazione, gli agenti della Polizia locale hanno invece trovato un'anziana che viveva da sola e in una situazione di grande degrado e l'hanno soccorsa affidandola ai servizi sociali.


Sfratti agli inquilini delle case popolari

Le lettere di sfratto sono già state autorizzate dal sindaco Mario Conte e sono la diretta conseguenza dei controlli fatti dalle forze dell'ordine. Che la scelta di spedire queste prime disdette sia stata presa adesso, non è una coincidenza. Ad accelerare l'iter, comunque già avviato, è stato il caso di Ronnie Levakovic, 25 anni, il rom residente in via Bindoni che con la sua Bmw M2 da oltre 60mila euro, ha tamponato a tutta velocità l'auto su cui viaggiavano Mara Visentin e Miriam Cappelletto, uccidendole sul colpo. «La pazienza è finita - annuncia il sindaco Mario Conte - intensificheremo i controlli negli alloggi popolari e nessun abuso, sia per quanto riguarda il rispetto delle leggi, sia per i regolamenti condominiali, sarà tollerato. Era così anche in passato. Ma adesso saremo ancora più fiscali». L'obiettivo è espellere dagli edifici con alloggi popolari, quindi ad affitto calmierato, i casi ritenuti più turbolenti. Le disdette dell'alloggio hanno varie motivazioni tra cui le incongruenze tra reddito dichiarato, stile di vita e condizioni economiche previste per poter accedere ad alloggi destinati all'emergenza abitativa o a sostenere famiglie in difficoltà. E qui stanno pesando molto le verifiche richieste dalla Polizia locale sulle auto di lusso trovate parcheggiate davanti agli alloggi. Una buona parte degli sfratti è invece dovuta ai comportamenti. La continua violazione delle regole di buon vicinato, che troppo spesso sfocia in litigi anche violenti, viene tollerata sempre meno.


Ronnie Levakovic, anche l'investitore del Terraglio nel mirino

Intanto il sindaco ha dato mandato agli uffici di esaminare in profondità la condizione proprio di Ronnie Levakovic: «Stiamo valutando se ci sono gli estremi per porter revocare l'appartamento», ha detto molto chiaramente. Gli uffici di Ca' Sugana stanno passando al setaccio la pratica dell'assegnazione per capire a chi è intestato l'alloggio in cui vive e le caratteristiche del nucleo familiare che ci dovrebbe abitare dentro. Parallelamente continua la verifica della Guardia di Finanza sul suo stato patrimoniale. Tutto è partito da un esposto presentato il 7 marzo scorso dalla Polizia locale che ha segnalato ai finanzieri l'incongruenza tra la proprietà di una supercar e la residenza di un alloggio ad affitto calmierato. Nello stesso esposto è stata chiesta l'identica verifica anche sugli intestatari di una Mercedes e di un Audi, sempre di alto valore ed elevata potenza.



Intanto continuano a far discutere i video che immortalano l'auto di Ronnie, e non solo, sfrecciare ad altissima velocità nei quartieri cittadini. A Santa Bona, la sua Bmw, era conosciutissima sia per il modello particolare, super sportivo, sia la guida spericolata che allarmava tutti solo sentendo il rombo del motore in lontananza. Le forze dell'ordine erano state più volte avvisate, ma in questi casi per intervenire è necessario beccare l'infrazione in flagranza. Era così cominciata una caccia che aveva spinto Ronnie e non muovere l'auto per alcuni giorni. Poi, mercoledì scorso, la corsa spericolata lungo il Terraglio culminata in tragedia.

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