Tragedia sul Terraglio, il 25enne rom della Bmw era già stato segnalato più volte

Venerdì 25 Marzo 2022 di Paolo Calia
Un'immagine dell'incidente costato la vita a due amiche lungo il Terraglio a Preganziol
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TREVISO - Lunedì, alla Polizia locale di Treviso, è arrivata l’ennesima segnalazione da parte di alcuni residenti allarmati e infuriati che hanno visto quella Bmw M2 nera - protagonista della tragedia costata la vita a due donne sul Terraglio - sfrecciare, velocissima, per la stretta via Santa Bona Nuova. Era pieno giorno, con ciclisti, pedoni e altri veicoli in giro. Eppure quel bolide non si è fatto scrupolo nel partire da via Bindoni, sgasando come al solito, facendo il “pelo” a chi incrociava. Il tutto è durato pochi secondi, giusto il tempo di avvisare i vigili urbani stando attenti a non finire travolti dalla Bmw. Purtroppo non c’erano agenti nei dintorni e certe azioni vanno punite il flagranza. Era l’auto di Ronnie Levakovic, 25 anni, ora ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello e indagato dalla procura.



IL PROFILO

Una passione irrefrenabile per l’alta velocità, per i bolidi, le auto di lusso. Supercar come la Bmw M2 con cui mercoledì notte ha centrato, quasi disintegrandola, l’auto di Miriam e Mara, uccidendole.

Due donne che hanno avuto la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Le indagini in corso ricostruiranno l’esatta dinamica, di certo le due si sono ritrovate lungo la traiettoria della Bmw e non hanno avuto scampo.

«Sapevamo che prima o poi sarebbe finita così, quando è alla guida corre in modo spericolato», è il commento amaro di chi vive Santa Bona e conosce molto bene questo rom 25enne, incensurato, ma dal carattere esuberante. Era chiaro a tutti che questa abitudine a considerare la strada come una sorta di pista dove tutto è lecito, prima o poi, avrebbe avuto conseguenze tragiche per lui e per chi avesse avuto la sfortuna di incrociare la sua strada. Nato in Olanda, Ronnie vive con la compagna e due bambini piccoli. Nella stessa via ci sono il padre, che ieri mattina era sconvolto dalla notizia, e lo zio. Un nucleo familiare noto nel quartiere per i pessimi rapporti con i vicini. Mercoledì sera, dall’appartamento del giovane, si sentiva musica ad altro volume. Non una novità e, da sempre, è il pretesto per aspri litigi col vicinato. Poi l’auto è stata vista partire. Per non tornare più.


NEL MIRINO

La Bmw nera era anche finita nel mirino dei controlli fatti dalla Polizia locale nelle vie dove si trovano gli alloggi popolari. Uno degli ultimi blitz ha riguardato proprio via Bindoni, dove l’alto numero di auto di lusso e di appartamenti ad affitto calmierato ha fatto nascere più di qualche sospetto. A inizio marzo quindi l’auto, assieme a un’Audi e una Mercedes, tutte ultimo modello, sono state segnalate alla Guardia di finanza per indagare sulla posizione dei proprietari. La questione è sempre la stessa: auto del genere presuppongono redditi alti, del tutto incompatibili con la destinazione degli alloggi popolari, riservati alle emergenze abitative e ai nuclei familiari che nono sono in grado di sostenere i prezzi del mercato. La posizione di Ronnie è quindi finita nel mirino degli investigatori, così come quella della compagna che però sembrerebbe l’intestataria dell’appartamento.


I PRECEDENTI

A suo carico non risultano precedenti, se non questa passione per la velocità. La segnalazione di lunedì è solo l’ultima di una serie. Vederlo sfrecciare al volante, soprattutto nelle zone più periferiche della città, era ormai diventata un’abitudine. «Attendiamo che venga fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente - osserva il sindaco Mario Conte - ma pare evidente che quell’auto andasse ben oltre il limite di velocità consentito. Un atteggiamento pericoloso, irresponsabile che, purtroppo, c’era stato segnalato più volte nei quartieri. E che, con la Polizia locale, stavamo cercando di intercettare. Resta una grande rabbia. Tutto questo denota una mancanza di rispetto per il territorio in cui si vive e per tutta la comunità. E questa volta abbiamo il dramma di due donne innocenti, morte per un comportamento del genere. Inaccettabile». Il sindaco conferma che l’auto era finita nelle segnalazioni fatte alla Guardia di Finanza nell’ambito dei controlli negli alloggi popolari: «Sono in corso le tutte le verifiche del caso. I controlli rientrano in quella battaglia che stiamo portando avanti per far capire che, nelle nostra città, non c’è spazio per chi vuole vivere senza rispettare le regole».

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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