Vendemmia, braccianti stranieri in nero ammassati in dormitori lager: «Un furgone li carica e li porta a lavorare nei campi»

Giovedì 28 Settembre 2023
Vendemmia, braccianti stranieri in nero ammassati in dormitori lager: «Un furgone li carica e li porta a lavorare nei campi»

TREVISO - Braccianti stranieri, per lo più indiani e pakistani, in parte privi di permesso di soggiorno e impiegati in attività agricole stagionali, ammassati in case prive di servizi adeguati e alloggiati in modo abusivo. È quanto hanno scoperto in due distinte operazioni, a San Biagiod i Callalta e a Maserada sul Piave, entrambe nel Trevigiano, gli agenti della polizia municipale di una serie di Comuni in un'operazione congiunta. In tutto sono stati coinvolti oltre 50 lavoratori, benché si ritenga il loro numero sia superiore, data l'assenza, al momento dei blitz, di molti «domiciliati», che sono stati tutti identificati dalla questura.

I proprietari delle due abitazioni sono stati sanzionati per le diverse irregolarità nelle procedure previste per la concessione dell'alloggio a cittadini non residenti. Accertamenti sono in corso, nel frattempo, relativamente all'inquadramento lavorativo dei braccianti, prelevati dalle case quotidianamente con dei furgoni e fatti scendere nelle imprese agricole in cui erano impiegati, in particolare, per la vendemmia. 


Di giorno al lavoro nei vigneti, di notte ammassati in dormitori fatiscenti. Due distinti blitz della polizia locale a San Biagio di Callalta e Maserada sul Piave hanno permesso di scoprire altrettante abitazioni private in cui venivano ospitati in un numero ben oltre il consentito, cittadini stranieri, pakistani, afgani, indiani, perlopiù braccianti stagionali: 26 i soggetti sorpresi ieri mattina a dormire in una casa a due piani di Nerbon, tra cui 5 giovani risultati clandestini sul territorio nazionale; oltre 30 invece i posti letto ricavati in un'abitazione isolata di Maserada, dove sono state identificate 16 persone, ma dove al massimo ne dovevano soggiornare sei. Il bilancio più pesante a Nerbon, ai confini tra San Biagio e Silea. L'abitazione in cui sei agenti della Locale si sono presentati alle 5.30, in via Gorizia, era già stata controllata altre volte, in passato. Di proprietà di un italiano, ma affittata a un cittadino pakistano, sulla carta doveva ospitare dieci residenti, ma all'interno c'erano quasi il triplo delle persone, sorprese a dormire un po' dappertutto: stanze, garage, anche un ex ricovero per animali.

IL FURGONE PER I CAMPI
In casa, prima dell'arrivo dei vigili, di ospiti ce ne dovevano essere anche di più: gli agenti hanno fermato un furgone che aveva appena trasportato una prima "squadra" di lavoratori nei campi. Condizioni igienico-sanitarie dell'abitazione al limite: ovunque sporcizia e rifiuti. Ora il locatario rischia semmai una sanzione per la mancata denuncia di ospitalità dei soggetti scoperti a dormire in casa. «Fondamentali sono state le ripetute segnalazioni da parte dei cittadini: da qualche settimana risultava un andirivieni sospetto, con persone che arrivavano soprattutto di notte, con trolley e zainetti sulle spalle - afferma il vicesindaco di San Biagio Sergio De Marco - Faccio un plauso alla nostra Polizia locale per questa operazione, va da sé che il tema migranti va affrontato e risolto a monte, così da evitare situazioni di degrado e, contemporaneamente, che queste persone vengano sfruttate».

GLI ACCERTAMENTI
Ulteriori accertamenti verranno svolti in tema di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento sul lavoro, fronti, questi, da approfondire anche da parte di Polizia locale, questura e Ispettorato territoriale del lavoro di Treviso rispetto a un'altra situazione al limite, quella scoperta a Maserada. Una casa sovraffollata di cittadini stranieri, un vero e proprio dormitorio per lavoratori agricoli. Oltre trenta posti letto, sedici gli stranieri identificati all'alba di una giornata piovosa, così da trovare all'interno più persone possibili. L'operazione nei giorni scorsi, scaturita anche in questo caso da un anomalo via vai di persone sempre diverse. E anche un anomalo movimento di veicoli a 9 posti per il trasporto di persone. Gli accertamenti dei vigili, coordinati dal vice commissario Dario Santamaria, hanno fatto emergere come il proprietario di casa, un cittadino pakistano, ospitasse connazionali e indiani. Con a disposizione solamente due servizi igienici per decine di persone. Gli è stata contestata la mancata comunicazione di ospitalità, dovuta entro 48 ore dall'ingresso nel territorio comunale del cittadino non comunitario accolto in casa. Ben 16 verbali amministrativi con sanzione complessiva di oltre 5mila euro.

 

Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci