Autovelox rubato a Casale sul Sile, il Comune lo ricompra: «Non si tratta di far cassa, è una questione di sicurezza»

Venerdì 8 Settembre 2023 di Mauro Favaro
Autovelox rubato a Casale sul Sile, il Comune lo ricompra: «Non si tratta di far cassa, è una questione di sicurezza»

CASALE SUL SILE (TREVISO) - Autovelox assaltato dopo 1.000 multe in due mesi: il Comune adesso è pronto a ripristinarlo. «Sì, stiamo facendo le valutazioni con l’azienda», spiega il sindaco Stefania Golisciani. Il sistema di controllo della velocità installato lo scorso giugno lungo via Peschiere a Conscio, tra il curvone all’altezza di via Forlani e via don Visentin, era stato preso a noleggio dalla ditta Velocar. E il lavoro non era mancato. Solo nell’ultima parte di giugno era arrivato a staccare quasi 190 multe. La sperimentazione doveva durare 4 mesi, fino a ottobre. Per poi tirare le fila. Ma prima sono arrivati i vandali.


LA SITUAZIONE
A fine agosto l’autovelox è stato “accecato” con lo spray nero. E una settimana più tardi è stato nuovamente preso di mira da qualcuno che ha tranciato i cavi e portato via l’apparecchio. Ma non ci si ferma qui. «L’autovelox era stato richiesto direttamente dai residenti. E la velocità delle auto aveva iniziato a diminuire – sottolinea il sindaco – non era stato messo per fare cassa. Il sistema funziona con la presenza di una pattuglia della polizia locale nelle vicinanze, come certifica il Gps. E gli agenti sono usciti solo in alcune occasioni. Se avessimo voluto fare cassa, sarebbero rimasti lì ogni giorno. Invece non è questo il punto». La prima preoccupazione riguarda la sicurezza stradale. «In quel tratto c’erano dei problemi per l’utenza debole (pedoni e ciclisti, ndr) – specifica Golisciani – ci sono essenzialmente due modi per indurre gli automobilisti a rallentare: o si controlla la velocità o si installano dissuasori come passaggi pedonali rialzati e così via, cosa che stiamo già facendo dove possibile. Non esistono tante altre possibilità». Non è scontato che l’autovelox torni ad accendersi in via Peschiere. Il piano sperimentale prevedeva una rotazione. Di conseguenza ora l’occhio elettronico potrebbe essere montato lungo altre strade. Intanto continuano le indagini per cercare di risalire agli autori dei raid. Ma la strada sembra in salita.


L’OPPOSIZIONE
L’opposizione in consiglio comunale condanna senza riserve i vandalismi. Allo stesso tempo, però, punge l’amministrazione parlando della mancanza di un piano coerente. «È inaccettabile giustificare l’installazione del rilevatore dicendo che sono stati i cittadini a chiederlo. Questo sottolinea la completa mancanza di visione per il territorio, soprattutto per le frazioni – scandiscono dal gruppo di Lorenzo Biotti – chiediamo al sindaco: esiste un piano strutturale per la sicurezza stradale? O la soluzione è tappezzare le strade di autovelox? Essere al governo di una città significa tutelare tutti i cittadini. La mancanza di una visione per il territorio comporta il venir meno di tutele per alcuni di loro, come ciclisti o pedoni». «Visto che l’amministrazione si autoproclama attenta alle richieste, spieghi come mai ha cancellato dalla programmazione la pista ciclopedonale che i cittadini di Conscio chiedono da anni in quella stessa strada – concludono – occuparsi della res publica non significa aspettare che i cittadini chiedano per poi accontentarli, e magari assicurarsi il voto, significa dare loro una visione».

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