TREVISO - Volo da Skopije con attesa infinita per il controllo passaporti. Un ritardo di un'ora in arrivo provoca una coda di quasi 2 ore per esaurire le procedure di controllo passaporti, tutti stretti in uno stanzino e in molti casi senza mascherina. È quanto hanno denunciato alcuni passeggeri arrivati all'aeroporto Canova a metà pomeriggio. Il disagio questa volta non ha riguardato i bagagli ma è stato probabilmente causato da una serie di ritardi e arrivi concomitanti che hanno rallentato le operazioni di routine agli arrivi. Minorenni, famiglie, bambini, turisti e persone in viaggio per lavoro si sono trovati congestionati agli sportelli dei paesi extraeuropei agli arrivi dell'aeroporto trevigiano. Un controllo passaporti disagevole e lunghissimo con intere famiglie in coda per oltre due ore. Nello specifico chi è atterrato con il volo proveniente da Skopije, capitale della Macedonia e volava con Wizzair ha dovuto attendere moltissimo per il disbrigo delle pratiche di identificazione. È l'ennesimo disagio di una stagione difficile per l'aeroporto trevigiano, contraddistinta da problemi dovuti alla contrazione del personale e all'aumento imponente dei flussi.
LE FOTO SUI SOCIAL
Così, diversi passeggeri hanno documentato il disagio con foto e commenti sui social. Pare che però la situazione sia stata complicata dal ritardo di oltre un'ora del volo da Skopije, causato da una serie di ritardi a catena all'aeroporto di partenza, in Macedonia. Quando il velivolo è atterrato alle 14,50, in concomitanza sono atterrati anche il volo da Valencia e da Bucarest. Si è così generata una situazione di assembramento al controllo passaporti, dove ad attendere c'erano altri passeggeri in arrivo da altri voli. I passeggeri hanno però lamentato anche che un numero così elevato di persone è stato tenuto in uno spazio angusto. «Alla faccia del Covid» sottolinea sui social un utente. Il disagio è rientrato intorno alle 17, quando gli occupanti del volo hanno esaurito i controlli e sono potuti uscire dall'aeroporto. Ma le tensioni e i piccoli disservizi sono ormai il carnet quotidiano dell'aeroporto: dal bagaglio ai controlli, in questa calda estate di viaggi e ripartenze che deve fare i conti con la cronica carenza di personale.