Rissa e accoltellamenti in piazzale Roma a Venezia. Il tassista di Mogliano Veneto preso a pugni: «Ora ho paura»

Lunedì 31 Luglio 2023 di Monica Andolfatto
Rissa e accoltellamenti in piazzale Roma a Mogliano Veneto. Il tassista preso a pugni: «Ora ho paura»

MOGLIANO VENETO (TREVISO) - «Abbiamo paura. Io ho paura. E non mi vergogno di dirlo. Di notte qui è un bordello. Arrivano disintegrati, ubriachi e fatti. E stanotte abbiamo avuto la conferma di quanto siamo esposti a questi balordi». A parlare, ieri mattina, è uno dei soci della cooperativa Radio Taxi di Mestre. È un suo collega, un 53enne moglianese, la vittima della rissa sfociata poi in un brutale accoltellamento in piazzale Roma a Venezia. «Siamo soli, abbandonati alla mercé di chiunque.

Cosa serve ancora per far attivare un presidio notturno di polizia o carabinieri?».


LO CHOC 
Una domanda più che legittima. G.M. 53 anni di Mogliano ha riportato lesioni a un occhio, alla tempia, e alla nuca: preso a pugni da alcuni tunisini visibilmente alterati dall’alcol. A parlare per lui è Alessio Gobbo vice presidente di Radio Taxi Mestre, che conta 94 aderenti su un contingente di 108 tassisti fra Mestre e Venezia. Lo abbiamo contattato nel pomeriggio di ieri. «Ora sta dormendo - ci racconta - è andato all’ospedale a farsi refertare e ha presentato denuncia alla polizia. Certo che si è spaventato anche perché a quell’ora non c’è nessuno cui chiedere aiuto. Di giorno ci sono vigili, agenti, carabinieri. Di notte, nessuno. E di gente che gira ce n’è eccome. Compresi i balordi di turno, perché i locali chiudono attorno alle quattro».


PAURA
Ma cosa è successo? «G.M. stava facendo scendere un cliente abituale proveniente da Mestre e aveva già una chiamata prenotata. In fila c’erano diverse persone. Dalle tre alle 6 del mattino sono solo tre i taxi in servizio. Quel tunisino è salito di prepotenza e voleva essere portato in terraferma. Era completamente sbronzo e aveva una bottiglia di birra in mano che poi ha rovesciato addosso a G.M.. Lo straniero non voleva saperne di scendere e lo ha preso a pugni poi raggiunto da un connazionale. Non sa nemmeno lui come ha fatto ma è riuscito a caricare i bagagli della coppia di turisti che si era prenotata ed è ripartito, vedendo che proprio in quel momento dei bengalesi che menavano i nordafricani. Solo più tardi ha saputo degli accoltellamenti». È stato lui a telefonare al 113 e consentire quindi sia i soccorsi che gli arresti. Poi l’affondo: «Non si può più andare avanti così - dichiara Gobbo - le istituzioni, il prefetto, devono fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Ne va non solo della nostra sicurezza. Svolgiamo un servizio pubblico. Siamo arrivati al punto che evitiamo di tornare su piazzale Roma perché, va bene il lavoro ma non a costo della vita». Non mancano i precedenti. Lo scorso 28 aprile M.P., con il suo taxi, aveva accompagnato due giovani dal Mc Donald di Mestre alla Gazzera, in via Lussinpiccolo ed è stato rapinato del portafogli con 170 euro. La sera dopo, verso le 22, in piazzale Roma R.V. stava aspettando in corsia quando un giovane turista italiano lo ha colpito con un calcio al collo e con un pugno per poi scappare. 

Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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