Rovigo. Primo contagio di West Nile: ricoverato un uomo di 65 anni

Domenica 20 Agosto 2023 di Alessandro Garbo
Primo contagio di West Nile: ricoverato un uomo di 65 anni, ma non è in gravi condizioni

ROVIGO - Il West Nile torna a spaventare il Polesine. È un uomo sopra i 65 anni, di Ceregnano, il primo caso certificato ad aver contratto il virus del Nilo quest'anno in provincia di Rovigo. È ricoverato nell'ospedale del capoluogo da giovedì della scorsa serttimana, ma le sue condizioni, superata la paura iniziale della famiglia, sono già indicate in miglioramento.

Tuttavia la notizia della positività è emersa con il nuovo bollettino settimanale di sorveglianza sulla malattia, redatto dal Centro nazionale per le malattie esotiche.

I casi confermati di West Nile con manifestazioni neuro-invasive in Veneto sono sei al momento, 51 in tutto quelli comprovati in Italia. Per quanto riguarda il Veneto, ci sono due contagi a Padova e uno nelle province di Treviso, Venezia, Verona e Rovigo, come detto. A livello nazionale i contagi accertati sono 94, 16 di questi registrano un lieve stato febbrile.

Gli ulteriori esami condotti hanno stabilito che in provincia di Rovigo i pool di zanzare positive al West Nile, dall'inizio dell'estate, al momento sono due. Il primo caso risale al 20 luglio, quando alcuni insetti sono stati catturati nelle trappole posizionate proprio a Ceregnano. Il secondo, e più recente caso, è stato osservato a inizio agosto in Alto Polesine. I dati in generale, rilasciati dal Cesme (Centro nazionale per le malattie esotiche) hanno certificato la presenza del virus, complessivamente in tutta Italia, in 77 pool di zanzare catturate in sei regioni: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia. Le analisi molecolari hanno determinato, più nel dettaglio, la presenza del ceppo virale Lineage 1 limitatamente alle province di Rovigo e Catania (in tutti gli altri casi si parla, invece, di Lineage 2).

LA PREVENZIONE

In Polesine, come detto, al momento si è verificato questo solo episodio di contagio umano, ma la soglia d'attenzione deve rimanere elevata sia nel pubblico che nel privato. Le temperature bollenti degli ultimi giorni e la mancanza soprattutto di piogge che smuovono le acque di canali e fossi, possono diventare l'habitat ideale per la proliferazione delle zanzare. È importante ribadire poi le azioni da adottare al fine di contenere la diffusione delle zanzare a tutela della salute pubblica. Ai cittadini, dunque, si chiede di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni dove possa raccogliersi l'acqua piovana (barattoli, copertoni, rifiuti e materiale vario sparso), svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza d'acqua e dove possibile, lavarli e capovolgerli (bacinelle, bidoni, secchi e annaffiatoi), coprire ermeticamente i contenitori d'acqua inamovibili (bidoni e cisterne). È fondamentale eliminare le fonti di acqua stagnante, tenendo le aree verdi curate e trattare le caditoie con prodotti larvicidi.

Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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