Striscioni del Comitato di difesa dell'ambiente di Corbola, aderente alla rete dei Comitati Polesani, sono stati portati ieri mattina davanti al Castello di Mesola (Ferrara) dove si presentava il progetto integrato per il potenziamento dell'attrattività turistica del Delta del Po. Non una protesta, una contestazione a politici e tecnici delle due Regioni arrivati per l'evento, ma una dimostrazione di solidarietà a tutti quei soggetti (tra cui Comuni e Consorzi di Bonifica polesani, ente parco e Regione Veneto) che hanno detto No alle trivelle in Alto Adriatico. Sugli striscioni diversi slogan: Il Comitato difende il Tuo territorio, No Trivelle in Alto Adriatico, Il Delta sprofonda.
No alle trivelle
Prima di salire al Castello, il presidente del Parco, Moreno Gasparini, ha accolto l'invito di unirsi alle persone del Comitato, in segno di condivisione dell'iniziativa per ribadire la contrarietà a nuove trivellazioni davanti alla costa per l'estrazione del gas metano, già responsabile della subsidenza, in certe aree come di fronte ai centri urbani di Porto Viro e Taglio di Po, di oltre 4 metri sotto il livello di medio mare; fenomeno erificato da tecnici ed esperti di geologia e idraulica di diverse Università Italiane. «Con l'ultima tempesta - ricorda il Comitato - che si è abbattuta sul Veneto, l'ennesima, ormai, si è visto palesemente quali siano gli effetti dei cambiamenti climatici combinati con l'azione antropica sul Polesine.