Po, incubo siccità sconfitto dopo i disastri del 2022: la portata del fiume è triplicata

Martedì 8 Agosto 2023 di Francesco Campi
I parametri del Po sono tutti nella norma

ROVIGO - Portata del Po quasi tripla rispetto ad un anno fa e una risalita del cuneo salino pressoché assente: lo spettro della siccità, per questa estate, sembra scacciato. Perché seppur in Polesine nel mese di luglio siano cadute solo poche gocce di pioggia, nel resto della regione e lungo i corsi dei grandi fiumi le precipitazioni sono state abbondanti. Tanto che al 31 luglio la portata del Po a Pontelacoscuro era di 659 metri cubi al secondo, dopo aver toccato, il 29, ben 724 metri cubi. Valori non certo di piena, ma che un anno fa non si erano visti nemmeno in autunno. E bastano i dati dell’anno scorso per capire bene la differenza: il 1. agosto 2022 il valore della portata del Po a Pontelagoscuro era di 243 metri cubi al secondo, in crescita rispetto alla media registrata a luglio di appena 160 metri cubi al secondo. Non a caso, il cuneo salino era arrivato a luglio fino a 40 chilometri, nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra, scendendo poi ad agosto sotto dei 30. Oggi nulla di tutto ciò e la nuova perturbazione di questi giorni rende ancor più remoto questo scenario. Anche le temperature, che pure all’inizio del mese avevano raggiunto picchi preoccupanti, si sono poi stabilizzate su valori nella norma o addirittura inferiori. La situazione delle falde, nel complesso, è nettamente migliore rispetto all’anno scorso e in lento ma costante miglioramento rispetto alla situazione critica che si prospettava fino a metà primavera.



PIOGGE E PORTATE 

Per quanto riguarda le piogge di luglio, dal report mensile di Arpav emerge come in Veneto siano caduti in media 151 millimetri di precipitazioni, a fronte di una media del periodo 1994-2022 pari a 89 millimetri, quindi il 69% in più. E se i valori massimi si sono toccati in Cadore, con i 334 millimetri di Malga Campobon, le piogge più scarse, come di consueto, sono state registrate proprio in provincia di Rovigo, in particolare dalle stazioni di Adria con 15 millimetri, di Frassinelle Polesine con 18 millimetri e di San Bellino con 22. Nei nove mesi da ottobre a luglio il valore totale di precipitazioni in Veneto, 837 millimetri, è vicino alla media storica di 908. Anche in questo caso le stazioni polesane fanno registrare i valori più bassi della regione: Concadirame appena 521 millimetri, Lusia 559. Tuttavia, anche in questo caso, guardando indietro è chiara la differenza: un anno fa il valore della cumulata da ottobre vedeva piogge complessive per 252 millimetri a Sant’Apollinare con, per 267 millimetri a Bellombra, per 269 a Frassinelle e per 272 a San Bellino. Alla data del 31 luglio le portate dei maggiori fiumi veneti, pur inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua, con -28% sull’Adige a Boara Pisani e -51% sul Po a Pontelagoscuro, sono comunque tali da non destare preoccupazioni, almeno nell’immediato.

QUADRO NELLA NORMA 

Dopo la paura ed i problemi dell’anno scorso, quest’anno il quadro idrologico ad inizio agosto si presenta assolutamente nella norma. Tanto che anche l’Autorità di bacino distrettuale del Po parla di condizione di severità idrica “bassa con precipitazioni”: «L’indice standardizzato delle portate calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica “nella norma” in tutte le sezioni principali del Fiume. La disponibilità idrica è stazionaria ed in linea con i valori del periodo; l’accumulo nivale complessivo presente sulle aree montane del Distretto del Po ha valori prossimi o inferiori alla media di riferimento, ma comunque superiore ai valori minimi corrispondenti».
 

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