Prime preoccupazioni sul Po a causa della risalita del sale

Lunedì 24 Luglio 2023 di Redazione
Prime preoccupazioni sul Po a causa della risalita del sale

ROVIGO - Il Po sta abbastanza bene, non risente di eccessive carenze di acqua, ma ci sono alcune aree critiche e tra queste vi è il Delta. Il commissario straordinario alla scarsità idrica Nicola Dell'Acqua, intervenuto all'Osservatorio sugli utilizzi idrici di metà estate tenutosi a Parma, ha confermato la massima attenzione sul bacino del fiume per le future azioni strategiche, ma tale attenzione quest'anno si inserisce in un quadro idrologico di severità idrica bassa e con la prospettiva di ulteriori precipitazioni. Alcune criticità ci sono, però, e si evidenziano in Piemonte (nell'Alessandrino e nel Cuneese), in Emilia Occidentale e appunto nel Delta, con il cuneo salino che risale fino a 20 chilometri.
Il commissario, che ha consegnato la relazione sul tema alla presidenza del Consiglio dei ministri e con i delegati del Governo, effettuerà celermente un tour esplorativo confrontandosi con le singole Regioni, ha ribadito l'importanza di rifunzionalizzare gli invasi già esistenti, per poter immagazzinare l'acqua, così da incrementare la precisione dei bilanci idrici di ogni singolo distretto idrografico considerato. «In quest'ottica - ha sottolineato Dell'Acqua - le Autorità di bacino distrettuali hanno competenza e ruolo essenziale per approntare rapidamente un quadro fedele. È per questo che proprio nella Pianura padana diventa prioritario poter contare su dati aggiornati, sempre più affidabili, sia sull'acqua utilizzabile, sia sulla risorsa potenzialmente disponibile nei grandi laghi alpini, sia sui valori quantitativi dei prelievi di ogni tipologia».
È stata fissata, allora, una road map centrata su agosto, nella quale gli enti saranno chiamati a fornire tutte le informazioni richieste che risulteranno quanto mai utili sia per le eventuali azioni in emergenza, sia per la pianificazione futura su scala di bacino.


L'ANALISI

Tornando al Po, l'Osservatorio ha confermato i valori proiettati dagli indicatori dell'ultimo bollettino diffuso dall'Autorità, mantenendo la severità idrica "bassa con precipitazioni", con evidenziate le criticità locali da controllare con attenzione nelle prossime settimane che riguardano soprattutto il Piemonte meridionale, parte dell'Emilia Romagna occidentale e il Delta.
Detto che le difficoltà in Piemonte nascono dalle poche piogge da maggio a oggi, in Lombardia il quadro è migliore del previsto, perché anche se è mancata la neve, gli invasi lacuali sono stati riempiti dalle precipitazioni di maggio (più 30% di precipitazioni sopra la media) e le attuali portate erogate dai grandi laghi sono superiori al 70% delle competenze dei concessionari di valle. In Emilia Romagna si registra un deficit nelle zone di Piacenza e Parma, con una siccità moderata rispetto alla Romagna.
Scendendo verso la foce e dunque in Polesine, con una portata del Po a Pontelagoscuro di circa 350 metri cubi al secondo, inferiore di circa 100 a quella obiettivo, si verifica la risalita del cuneo salino lungo i rami del Delta, che si attesta intorno ai 20 chilometri lungo il Po di Goro. Vi è, dunque, una certa preoccupazione per la risalita del cuneo salino, mentre il bacino del Fissero-Tartaro-Canalbianco non presenta particolari problemi di disponibilità, anche per le colture in lieve ritardo.
Tirando le somme, le portate nei principali corsi d'acqua del distretto e del Po sono generalmente prossime ai valori tipici del periodo, sebbene in alcuni casi limitate dall'utilizzo della risorsa e dall'assenza delle precipitazioni. La portata media mensile calcolate negli ultimi 30 giorni nelle principali sezioni del Po identificano condizioni nella norma per le sezioni Piacenza, Boretto e Borgoforte, per quelle di Cremona e Pontelagoscuro identificano un inizio di condizioni idrologiche di siccità moderata.

Ultimo aggiornamento: 11:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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