Idrovia, avanti tutta per alzare i ponti. Salvini assicura il sollecito ai tecnici del dicastero

Giovedì 22 Giugno 2023 di Francesco Campi
Idrovia, avanti tutta per alzare i ponti. Salvini assicura il sollecito ai tecnici del dicastero

ROVIGO - Matteo Salvini guarda a Bosaro e Loreo: «Il progetto esecutivo per l'innalzamento del ponte di Brondolo, sul Po, di proprietà di Rfi, è pronto, Infrastrutture venete, ente gestore delle linee di navigazione, ha già avviato la gara per la realizzazione di un sistema di sollevamento.

Per il ponte di Bosaro, invece, è prevista, nel Contratto di programma Mit-Rfi, la realizzazione di un nuovo ponte con una variante di tracciato, che attualmente è in fase di progettazione».


Poche righe, diramate dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che sono di grande importanza per il futuro dell'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, che da Mantova arriva fino al mare, sia direttamente, via Po, sia attraverso la laguna, da Chioggia, via Po di Brondolo, snodo fondamentale di un futuro intermodale, anche nell'ottica di quanto previsto dalla Zls. Nella nota si sottolinea anche come «si tratta di due interventi importanti per i traffici commerciali, chiesti dal territorio e immediatamente attenzionati dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, che ha sollecitato i tecnici del Mit. Sarà possibile, dopo la realizzazione, far passare imbarcazioni più imponenti, con un notevole vantaggio sia per la viabilità, in quanto potrebbe diminuire significativamente il trasporto su gomma, che per l'ambiente, grazie alle minori emissioni».


IL GRANDE PIANO
Già il 7 aprile di un anno fa il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili aveva approvato il Programma di interventi relativi al sistema idroviario padano, con uno stanziamento complessivo di 145 milioni, 41 dei quali al Veneto, in particolare per le criticità dell'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, che impediscono la navigazione delle navi di V classe. I famosi "colli di bottiglia" quali il ponte ferroviario fra Arquà e Bosaro, con un finanziamento di 29 milioni, il ponte stradale di Cala del Moro a Bagnolo di Po, rialzato con la ricostruzione dell'impalcato per una spesa finanziata di 3,9 milioni, il ponte stradale della Provinciale 1 a Trecenta, ricostruito grazie a 800mila euro. L'11 gennaio scorso, alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti, è stato presentato l'avvio dei lavori da 5,5 milioni per la ricostruzione del ponte Rantin. A marzo, sono terminati i lavori da 1 milione di euro per la manutenzione straordinaria delle conche di Canda e Torretta Veneta».


L'INCONTRO
E martedì il vicepresidente di Confindustria Veneto Est Paolo Armenio, il direttore della sede di Rovigo Massimo Barbin e il presidente della Provincia Enrico Ferrarese hanno partecipato, nella sede di Confindustria Mantova, a un incontro sul futuro dell'idrovia. Qualcosa ha ripreso a muoversi, proprio mentre la Regione Emilia Romagna ha stanziato 55 milioni per la "rivale" idrovia ferrarese.


La nota del Mit viene definita dalla consigliere regionale Laura Cestari «una notizia tanto attesa quanto strategica per il nostro territorio: due opere fondamentali che il Polesine aspettava da tempo e che ora, con l'avvio della gara per Brondolo, giunge ad un momento di svolta. La Regione Veneto non ha mai mollato la presa e l'attenzione su questi due progetti. In particolare sul primo la sottoscritta si è anche spesa personalmente raccogliendo richieste arrivate a più riprese da più parti interessando gli uffici competenti: ora, le parole del ministro Salvini che ringrazio per l'interessamento, danno una prospettiva concreta alla loro prossima realizzazione. La provincia di Rovigo vede nell'ammodernamento infrastrutturale delle sue vie d'acqua un'occasione di sviluppo irrinunciabile e improcrastinabile tanto per il segmento commerciale che per quello turistico. Il bando atteso entro giugno da Infrastrutture venete a conclusione della progettazione esecutiva per il ponte di Brondolo può davvero esser l'inizio di una nuova fase non solo per la navigazione interna, ma per l'intera idrovia padana, asse fondamentale del sistema di trasporto di merci e persone che vede nel Polesine un crocevia e un punto di snodo fondamentale».

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