Cadavere nell'Adige, disposto l'esame del Dna. Potrebbe essere un 65enne scomparso da Lendinara

Le operazioni di identificazione non sono facili: il cadavere, infatti, è in avanzato stato di decomposizione

Sabato 22 Luglio 2023 di Gianluca Amadori
Cadavere affiora dall'Adige

LENDINARA (ROVIGO) - Potrebbe essere il corpo di un uomo scomparso la scorsa primavera a Lendinara quello ripescato giovedì mattina nei pressi della sponda sinistra dell'Adige, in località Cavanella. A ipotizzarlo è la Procura di Venezia che sta coordinando le indagini per cercare di dare un volto e un nome al cadavere avvistato da alcuni operai che stavano occupandosi dello sfalcio d'erba lungo l'argine e hanno dato l'allarme, facendo intervenire sul posto carabinieri e vigili del fuoco di Chioggia.

Gli accertamenti

Il sostituto procuratore di turno, Fabrizio Celenza, ha disposto l'esecuzione dell'esame del dna sui resti del corpo ripescato dal fiume, con l'obiettivo di ottenere una conferma dei sospetti sulle generalità del defunto. Le operazioni di identificazione per il momento non sono facili: il cadavere, infatti, è in avanzato stato di decomposizione, segno che la sua permanenza in acqua è stata lunga.

Questo elemento, assieme alla località nella quale il corpo è stato ripescato, ha portato gli inquirenti a concentrare gli accertamenti sul 65enne scomparso lo scorso 5 maggio in provincia di Rovigo. All'epoca l'autovettura di proprietà dell'uomo era stata trovata parcheggiata vicino al canale Adigetto, a Lendinara, con le chiavi ancora inserite nel cruscotto e il cellulare appoggiato a bordo: circostanze che avevano fatto pensare che l'uomo si fosse tolto la vita. Le prime ricerche, effettuate anche con l'ausilio di sommozzatori, diedero però esito negativo. 

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