Le piogge di luglio danno una mano al fiume Po, la siccità è un ricordo

Livelli lontani dal record di un anno fa che aveva fatto risalire il cuneo salino di 36 km

Venerdì 21 Luglio 2023 di Francesco Campi
Il Po di Gnocca

ALTO POLESINE - L’arrivo di una nuova perturbazione allontanerà la canicola asfissiante, ma resta l’allerta per fenomeni meteo violenti. Lunedì a Castelnovo Bariano si sono toccati i 37,3 gradi, ma anche verso la costa, non è stato da meno, come testimoniano i 36,8 gradi a Pradon di Porto Tolle. Nonostante il caldo soffocante, la situazione del Po, pur con portate in calo resta vicina ai valori tipici del periodo.

Nella prima metà di luglio in Veneto le precipitazioni sono state leggermente superiori alle medie storiche, come emerge dal bollettino Arpav: «Nei primi 15 giorni di luglio, sono caduti mediamente 66 millimetri di precipitazioni. Il valore medio 1994-2022 dell’intero mese di luglio è stimato in 89 millimetri: a metà mese risulta caduto circa il 76% degli apporti attesi mediamente a fine mese. Si osserva una sostanziale differenza di apporti tra la Pianura centrale e meridionale e il resto della Regione». 


RECORD A BELLOMBRA 
Il record negativo quanto a pioggia caduta in questo primo scorcio del mese, è di Bellombra: le precipitazioni cumulate sono state appena 7 millimetri, rispetto al massimo di Borca di Cadore (Belluno) con 196 millimetri. La sferzata del maltempo del 12 e 13 luglio, che ha provocato diffusi danni soprattutto nelle province di Province di Venezia, Treviso e Vicenza, tanto da far scattare la dichiarazione di stato di emergenza regionale, non ha toccato il Polesine. Ora si sta affacciando una nuova perturbazione che già ha fatto pesantissimi danni. Oltre alla tromba d’aria in Cadore, le violente grandinate tra Vicenza e Treviso. Le portate del Po a Pontelagoscuro, fra il 12 e il 15 luglio sono scese sotto i 400 metri cubi al secondo, che è la soglia minima per frenare la risalita del cuneo salito. Già domenica, però, il valore era tornato al di sopra, a 431. 


IL CONFRONTO
Un anno fa, in questo periodo la portata del Po a Pontelagoscuro era scesa a 114 metri cubi al secondo, la più bassa mai registrato a luglio, meno della metà della portata media minima di 237 metri cubi al secondo. Non a caso allora il cuneo salino nel Po di Pila era arrivato a 36 chilometri, mentre sul Po di Goro addirittura a 39. L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, nel bollettino di sintesi delle condizioni idrologiche a metà mese, nota come «temperature sensibilmente superiori ai valori tipici del periodo, con punte di 37°- 39°C, si registrano ormai da dieci giorni in Pianura Padana con assenza di precipitazioni, ma per il weekend è atteso un ingresso di aria più fresca da nord con generale calo termico e ritorno dell’instabilità atmosferica. Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi giorni non hanno registrato variazioni significative dei valori di portata, che permangono prossimi a quelli tipici del periodo. L’indice standardizzato delle portate calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica “nella norma” nelle sezioni di Piacenza, Boretto e Borgoforte, mentre per le sezioni di Cremona e Pontelagoscuro identifica una condizione idrologica di “siccità moderata”. La disponibilità idrica a scala di Distretto è in costante diminuzione, seppur in linea con i valori del periodo».

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