Cantante scomparsa, dopo un anno nessun indizio per risolvere il mistero di Gaia: chiusa l'indagine

Venerdì 6 Ottobre 2023 di Francesco Campi
Gaia Spreafico

PORTO TOLLE - Un'auto e una donna sparite nel Delta, lasciando aperto un mistero che ancora non ha trovato risposte. Nemmeno da parte della Procura che, dopo oltre un anno dalla scomparsa di Greta Spreafico, la 54enne cantante di Erba, in provincia di Como, scomparsa dall'alba del 4 giugno 2022 mentre si trovava a Porto Tolle per vendere la casa di Ca' Tiepolo, ereditata dal nonno, ha chiesto l'archiviazione delle indagini. Come ha spiegato ieri dal Procuratore di Rovigo Manuela Fasolato, non sono emersi elementi utili per sostenere l'accusa nel procedimento penale. Si chiude quindi l'indagine, inizialmente aperta contro ignoti per l'ipotesi di reato di sequestro di persona, poi, sempre in ipotesi, di distruzione e occultamento di cadavere nei confronti di Andrea Tosi, 58enne giardiniere portotollese, che risulta l'ultima persona che ha visto Greta viva, avendo trascorso con lei la serata fra il 3 e 4 giugno, e che non si è mai sottratto alle telecamere e agli inquirenti.

LE OMBRE
Una storia con tante ombre. Anche "Chi l'ha visto", il programma di Rai 3, ha dedicato ampio spazio alla scomparsa di Greta, così come Telelombardia. Ma anche su questo fronte non è emerso nulla. Vane anche le indagini di un investigatore privato, al quale la stessa Greta si era rivolta il 13 aprile dicendo di essere terrorizzata. La donna, con radici portotollesi, proprio a Porto Tolle era tornata in quei giorni per vendere un appartamento a Ca' Tiepolo ad un cugino, Piergiorgio Donà, che aveva già versato 10mila euro di caparra a fronte di un prezzo concordato di 80mila euro. Ma la mattina del 6 giugno non si è presentata dal notaio all'appuntamento per il rogito. Il suo telefono era spento. Ed è stato poi ritrovato nell'appartamento quando, quello stesso giorno, i carabinieri di Porto Tolle, dopo la notizia della scomparsa, hanno eseguito un sopralluogo. L'ultima traccia, emersa con le prime indagini, che si sono focalizzate sulle videocamere di sicurezza, è, alle 5.16 del 4 giugno, il passaggio della sua Kia Picanto nera, targata EF080DT, sulla Provinciale 38, fra Barricata e Bonelli. Poi, più nulla, né di Greta né dell'auto. Quella stessa auto che la notte prima, fra le 4.50 e le 7.35 del 3 giugno era stata rilevata da 12 telecamere, nel Delta ma anche nel resto del Polesine, per poi tornare a Porto Tolle, e che è poi svanita.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci