Ariano nel Polesine. Il sito di San Basilio al centro di un nuovo programma di turismo archeologico alla scoperta dei tesori del territorio

Martedì 8 Novembre 2022 di Anna Nani
Scavi archeologici a San Basilio

ARIANO NEL POLESINE -  Il Comune di Ariano è arrivato primo, con il progetto “Una storia antica nella terra più giovane d’Italia”, al bando della Regione per la concessione di contributi destinati alla valorizzazione del patrimonio archeologico veneto. Un’iniziativa del valore complessivo di circa 10mila euro per il quale l’amministrazione arianese in accordo con le municipalità di Adria e Loreo è risultata meritevole di un contributo regionale di 6.600 euro. «L’idea di base è di lavorare per creare una rete fra i comuni del Delta interessati dagli aspetti archeologici – spiega Sandro Vidali, assessore al turismo di Ariano -. Abbiamo programmato una serie di visite all’area di San Basilio, al Museo archeologico nazionale di Adria e all’Antiquarium di Loreo per far conoscere ai ragazzi delle scuole e alle famiglie quale valore abbiano i tesori sepolti dal deposito dei fiumi».
Un progetto in linea con la strada intrapresa dall’amministrazione di Ariano che dal 2019 sta spingendo sulla valorizzazione del proprio patrimonio archeologico che trova le proprie radici a San Basilio.

Ai due progetti finanziati dalla Fondazione Cariparo che vedono coinvolti Università di Padova e di Venezia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, la Direzione regionale Musei del Veneto, si aggiunge quindi questa nuova proposta mirata a coinvolgere gli studenti del ciclo primario e secondario dei tre comuni interessati e le famiglie. Un’iniziativa culturale che dovrà essere conclusa e rendicontata entro dicembre, che quindi è già pronta a partire con le scuole del Delta con una serie di visite educative ai tre musei con attività ludiche e pratiche che vanno da attività di manipolazione di reperti originali nell’azione denominata “Vietato NON toccare” all’utilizzo di tecnologia digitale avanzata con l’itinerario “Giochi di luce al Museo Archeologico nazionale di Adria” che permetterà di visionare alcuni notevoli manufatti in vetro di età romana che sono comuni a tutti e tre i siti archeologici identificando appunto il vetro antico come un aspetto peculiare di tutto il Polesine. Ma ancora saranno proposti giochi di ruolo ispirati ai temi dei musei da proporre alle scolaresche del ciclo primario sui personaggi del mito rivissuto con rappresentazioni teatrali e laboratori di archeologia sperimentale con l’installazione di strutture leggere nelle aree esterne dei musei che permetteranno ai visitatori di realizzare manufatti in stagno con la tecnica a cera persa. Il tutto sotto la supervisione di professionisti archeologi.
«Sperimenteremo nuovi modi di visita del territorio – conclude Vidali - suggerendo anche agli operatori specializzati un prodotto turistico alternativo, quello archeologico, che potrà implementare e arricchire, soprattutto nei mesi freddi, la già avviata offerta di tipo escursionistico naturalistico».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 22:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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