Dagli scavi nella villa romana di San Basilio spunta una rara moneta di Treboniano Gallo, imperatore per soli 2 anni

Sabato 18 Giugno 2022 di Anna Nani
La professoressa Caterina Previato illustra la campagna di scavi in corso nella villa romana di San Basilio

ARIANO NEL POLESINE - Una moneta con l’effige dell’imperatore romano Treboniano Gallo è il ritrovamento più importante fatto dalla squadra dell’Università di Padova durante la nuova campagna di scavi che si sta concludendo nella villa romana a San Basilio. A darne notizia è la professoressa Caterina Previato, direttrice scientifica dello scavo, durante la seconda e ultima visita guidata nell’ambito di Scavi aperti”, l’iniziativa promossa dal Consorzio Deltapoolservice in collaborazione con le guide di Co.Se.Del.Po. Una ricognizione, quella che è iniziata il 23 maggio scorso, che rientrava in un progetto congiunto dell’Università, della Soprintendenza Abap (Archeologia belle arti e paesaggio) di Verona, Rovigo e Vicenza con il supporto della Fondazione Cariparo. «È una di quelle occasioni che si stanno concentrando qui a San Basilio che permettono di riscoprire la storia di questo territorio – ha sottolineato Sandro Vidali, assessore di Ariano nel Polesine che ha accompagnato i visitatori - Per i prossimi tre anni sono in programma altre campagne: due sono legate sempre alla Villa romana mentre un’altra riguarda i legami con gli etruschi. Grazie ad un finanziamento Gal siamo inoltre riusciti a ripristinare le vetrine del centro turistico e con il dipartimento di Archeologia classica dell’Università di Padova si mira a creare una sorta di museo immersivo».
Ad accompagnare i partecipanti sono state Stefania Paiola di Studio D e Mara Santarato di Co.Se.Del.Po mentre la professoressa Previato ha illustrato il lavoro svolto. Una visita avvincente, che ha permesso di entrare fisicamente nella zona degli scavi e vedere quel che resta della cosiddetta Villa romana che si trovava proprio lungo la Via Popilia, che collegava Rimini ad Altino

NUMEROSI RITROVAMENTI

Sono stati numerosi i ritrovamenti che adesso saranno esaminati più a fondo. Gli archeologi hanno trovato elementi decorativi in marmo bianco di cui alcuni pregiati provenienti dall’Asia minore e resti di anfore che lasciano presagire come a San Basilio arrivassero prodotti dal Nordafrica, dal mar Egeo e dall’area padana. E poi tanti resti di ceramiche, vetri, frammenti di vita quotidiana come pesi da pesca, chiavi e spilloni e tante monetine in bronzo tra cui una più grande con - appunto - l’effige dell’imperatore Treboniano, che regnò tra il 251 e il 253 dopo Cristo. «Si tratta di una moneta molto rara, dato che questo imperatore ha regnato solo due anni. Quelle piccole ci hanno fatto gioire per la grande quantità in cui le abbiamo trovate, ma questa è importante per qualità» - ha spiegato ai visitatori la docente universitaria.
 

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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