Ragazzi imbrattano coi pennarelli le colonne della Rotonda appena restaurate

Lunedì 9 Maggio 2022 di Francesco Campi
I "graffiti" su una delle colonne della Rotonda
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ROVIGO - I lavori di restauro del porticato della Rotonda, il Tempio della Beata Vergine del soccorso, che è uno dei monumenti simbolo della città, sono terminati appena 10 mesi fa. Eppure pochi giorni fa, dei giovani con scarsa capacità di rendersi conto dell’importanza del luogo e della gravità del proprio gesto, hanno pensato bene di vergare con pennarelli scritte idiote sull’intonaco appena rifatto delle colonne.


Un atto vandalico che ha provocato anche l’ira del sindaco Edoardo Gaffeo, che affidandosi ai social e cercando di parlare “young”, ha scritto, rivolgendosi in prima persona ai nomi che compaiono all’interno di uno dei cuori che hanno deturpato il colonnato, «cari Agatha e Mattia, non vi conosco personalmente, immagino però che siate in quella fascia d’età, bellissima e complicatissima, in cui si comincia a scoprire l’amore, e si sente l’esigenza di dichiararlo al mondo intero. Fate benissimo: urlatelo, il vostro amore! Fate del vostro amore un esempio per un mondo che, invece, continua a preferire la guerra e l’odio. Lasciatevelo però dire da un boomer: scarabocchiare i muri di un monumento come la Rotonda era da cheugy anche quando ero Bmk io, cioè nel mesozoico (traduzione per gli over 50: “detto da un vecchio come me, una cosa così era da sfigati già quando avevo le braghe corte io”). Ora qualcuno dovrà prendersi la briga di ripulire dove voi avete sporcato, e francamente saremmo tutti stati meglio anche senza. Una cosa così non la merita il vostro amore, non la meritiamo noi. E soprattutto non la meritate voi, che siete infinitamente di più di due scarabocchi su un muro».

SALE IN ZUCCA

Per essere più chiari, Bmk sta per “bombominkia”, appellativo per definire un “bocia” con poco sale in zucca, mentre cheugy è una nuova parola usata dai giovanissimi per indicare qualcosa che è fuori moda e obsoleto. Al di fuori delle evoluzioni gergali del primo cittadino, si può dire senza tema di smentita che si tratta di piccoli idioti che dovrebbero capire che imbrattare un monumento cittadino non è affatto divertente o un gesto di sfida al sistema, ma un danno alla collettività, e quindi a sé stessi, che attesta solo le loro scarse capacità cognitive.

IL RESTAURO

L’intervento di «consolidamento statico e strutturale degli elementi del portico poligonale particolarmente degradati e con evidenti criticità, eliminando tutti i rischi di pericolo per l’incolumità pubblica», iniziato a maggio 2020 e concluso nel luglio scorso, è stato affidato alla Resin Proget di Costa, per 191.414 euro. Ma, in corso d’opera, è emerso che alcune travi in legno erano marce e dovevano essere sostituite, rendendo necessaria una variazione progettuale ed un aumento della spesa di circa 100mila euro. Attualmente, sempre la Resin Project sta eseguendo un ulteriore intervento di l’adeguamento dell’impianto elettrico e dell’illuminazione interna della chiesa nonché di consolidamento strutturale della copertura della sacrestia e di rifacimento della facciata posteriore, finanziato con 157mila euro dal Gal e con 40mila euro dal Comune.
 

Ultimo aggiornamento: 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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