Iras di Rovigo: rinnovato ancora il commissariamento, si va verso la privatizzazione

Sabato 16 Dicembre 2023 di Francesco Campi
Una manifestazione dei dipendenti Iras a tutela dei posti di lavoro

ROVIGO - Rinnovato il mandato di commissario straordinario dell’Iras a Tiziana Stella con l’obiettivo di arrivare all’affidamento della gestione dei servizi assistenziali a un privato così da ottenere la liquidità per chiudere la situazione debitoria che l’ente assistenziale si trascina da anni. Questo il contenuto della delibera 1.576 approvata dalla giunta regionale, che apre l’ottavo anno di commissariamento dell’Iras confermando la linea espressa nei mesi scorsi.
Sulle recenti ipotesi formulate dal sindaco di Rovigo di abbattimento di Casa Serena con transazione a 1,6 milioni, così come sul contenzioso al Tar, l’assessore regionale a Sanità e sociale Manuela Lazzarin glissa: «Senza voler entrare nelle questioni lette sulla cronaca locale di questi ultimi giorni, la situazione resta critica a causa del debito storico. Scartata, come nel passato, l’ipotesi di liquidazione, non si poteva che continuare con l’attività commissariale. Resta la necessità di garantire la liquidità anche per la stessa gestione dell’istituto. Ecco che non restava che esplorare l’ulteriore possibilità, l’affidamento del servizio in regime di concessione che permetterebbe all’Iras di incassare quanto necessario per pagare i creditori, garantendo la prosecuzione dell’esistenza dell’ente che nel periodo della concessione manterrà il controllo del servizio, senza pregiudizio per l’assistenza, l’occupazione e mantenendo il patrimonio immobiliare. Questo il mandato assegnato al commissario che ha visto rinnovare la fiducia da parte della giunta al suo operato».

OTTO ANNI

Si tratta dell’ottavo anno di commissariamento, apertosi nel luglio del 2016 proprio con un doppio incarico all’avvocato Stella, cui sono seguiti i bienni di Rodolfo Fasiol e di Ezio Zanon. Poi, lo scorso ottobre, il nuovo incarico a Stella, quando la soluzione sembrava a portata di mano con l’ipotesi di accordo di programma per Casa Serena ancora sul tavolo. Nella delibera si ricorda come «nel corso del 2023 tutte le azioni messe in atto dal commissario Iras e dalla Regione per individuare una soluzione condivisa con il Comune di Rovigo, proprietario dell’immobile, non hanno avuto esito risolutivo. Nell’ambito del mandato ricevuto, la gestione commissariale è riuscita, comunque, ad approvare un bilancio consuntivo 2022 con sensibili miglioramenti rispetto al bilancio previsionale, prospettando una migliore redditività della gestione anche attraverso la cessazione delle attività precedentemente svolte all’interno di Casa Serena, realizzata con la piena tutela degli ospiti presenti. Il mancato accordo con il Comune di Rovigo per la restituzione dell’immobile Casa Serena non ha reso possibile l’attivazione del piano di risanamento approvato dal commissario con proprio decreto del 4 maggio 2023. La volontà di mantenere l’esistenza e la funzione dell’Ipab risolvendo la situazione debitoria dell’ente ha orientato il commissario a esplorare la soluzione dell’affidamento in concessione delle attività in capo all’ente».

IL FUTURO

L’affidamento in concessione, sottolinea l’assessore Lanzarin, «percorso che ha avuto l’avallo tecnico da parte della società Kpmg, vuole garantire innanzitutto il servizio ai cittadini polesani ed ai lavoratori di Iras, anche tenuto conto dell’indotto. Non si può minimamente pensare di perdere un ente così importante considerate le ricadute nefaste che il territorio dovrebbe subire. Non va dimenticata la partita che riguarda l’occupazione, a maggior in una situazione congiunturale che mette in difficoltà molte famiglie a causa dell’aumento del costo della vita. Ora che la nuova proposta di risanamento è delineata con precisione, convocheremo a breve un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con cui abbiamo già interloquito, per mantenere alto il controllo e le garanzie per i lavoratori e per il mantenimento del loro livello retributivo, mettendo al centro sempre chi su questi servizi fa conto: i nostri anziani bisognosi di assistenza».
 

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