Rovigo. Aumenta la richiesta di prestiti per spese mediche, freno ai mutui per l'acquisto di case

Nonostante la crescita dei tassi di interesse i rodigini continuano a chiedere prestiti personali

Sabato 17 Giugno 2023 di Francesco Campi
Aumento tassi di interesse

ROVIGO - L'esplosione dei tassi di interesse se da un lato ha rallentato pesantemente i mutui per l'acquisto di immobili in provincia, con un calo nel 2022 pari al 18,7 rispetto al 2021, non sembra aver fermato la richiesta di prestiti personali, nemmeno in Polesine.

E non è un buon segno, visto che circa un tasso di questi finanziamenti vengono chiesti per far fronte a esigenze di liquidità e sono in aumento quelle per le spese mediche. Non c'è molto da rallegrarsi che il Polesine sia al terzo posto in Veneto per importo medio richiesto fra gennaio e maggio.

L'analisi

A sottolinearlo è uno studio dell'osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it. «Nonostante l'aumento dei tassi di interesse, cresciuti del 31% in appena 12 mesi, i rodigini continuano a chiedere prestiti personali: tra gennaio e maggio 2023 l'importo medio chiesto in provincia di Rovigo per un prestito personale è stato pari a 11.010 euro, valore tra i più alti rilevati in Veneto». Dallo studio emerge come, a livello regionale, nei primi cinque mesi dell'anno, i veneti abbiano cercato di ottenere, in media, 10.983 euro, una cifra in calo del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022. Guardando alle richieste a livello provinciale, emerge che l'area dove è stato richiesto l'importo medio più alto è quella di Treviso con 11.506 euro, seguita da Venezia con 11.024 e Rovigo solo 14 euro più in basso. Valori inferiori alla media regionale per Verona, 10.910 euro, e Padova, 10.733 euro, oltre che Vicenza, che con 10.582 euro chiude la classifica regionale degli importi medi dei prestiti personali. L'importo medio richiesto dai veneti risulta più alto del 2,3% rispetto al valore rilevato a livello nazionale». Secondo la mappa dell'Osservatorio Crif sull'utilizzo del credito da parte degli italiani nel 2022 sui dati Eurisc, relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie, in Polesine «la percentuale di popolazione con crediti attivi risultava pari al 48,1%, ben al di sopra della media regionale pari al 46,9%, e superiore anche alla media nazionale del 47,4%. Tuttavia l'indebitamento medio in Polesine, pari a 32.479 euro, non solo è leggermente inferiore al valore medio nazionale di 33.183 euro, ma è anche oltre 6mila euro in meno rispetto al valore medio regionale, 38.897, seppur la rata media mensile pro capite in Polesine, 333 euro, sia superiore a quella media italiana di 307 euro e non di molto inferiore a quella media regionale, 343. Per quanto riguarda la tipologia dei prestiti, in Polesine lo scorso anno il 48,2% era rappresentato dai prestiti finalizzati, quelli legati all'acquisto di oggetti che vanno dal telefono all'auto passando per gli elettrodomestici, il 30,3% dai prestiti personali e solo il 21,5% dai mutui.

I mutui

Proprio sui mutui, Kìron, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, nota come nell'ultimo trimestre del 2022, la provincia ha visto erogati volumi per 29,3 milioni di euro, con un calo rispetto al precedente trimestre del 27,1% e con un valore dell'intero anno di 128,2 milioni di euro, il meno 18,7% rispetto al 2021. Un calo ben più sostenuto rispetto al resto del Veneto, 10,2%, a sua volta superiore al calo registrato su scala nazionale, 9,2%. Quindi la stretta sui mutui in Polesine è stata addirittura superiore al doppio della media nazionale. Accanto alla stretta creditizia che interessa le famiglie, c'è quella, più preoccupante, che interessa le piccole e media aziende: secondo quando evidenziato ad aprile dall'Ufficio studi della Cgia, nel lanciare un diffuso rischio usura, tra il 2021 e il 2022 gli impieghi vivi alle aziende con meno di 20 addetti sono scesi del 4,3% a livello nazionale e di ben il 6,24% a livello veneto, con Rovigo che si attesta addirittura un po' oltre, meno 6,41%, 21. in Italia, con gli impieghi calati dai 710,9 milioni del 2021 ai 665,4 del 2022. Tornando ai prestiti personali, l'analisi, realizzata su un campione di oltre 11mila richieste di prestito personale raccolte online da Facile.it e Prestiti.it in Veneto, evidenzia come «la prima motivazione per cui si chiede un prestito personale è l'esigenza di liquidità, finalità indicata tra gennaio e maggio 2023 da quasi un richiedente veneto su tre, il 32%. Seguono le richieste per l'acquisto di auto usate, 20%, e quelle per il consolidamento debiti, 15%. In aumento le richieste dei prestiti per spese mediche, cresciute del 4% rispetto allo scorso anno, mentre dopo il boom del 2022, calano le domande di finanziamento per matrimoni del 9%». 

Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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