Ustionato dalla soda caustica, giovane operaio rischia di restare cieco

Sabato 30 Settembre 2023 di Alessandro Garbo
Ustionato dalla soda caustica, giovane operaio rischia di restare cieco

PORTO VIRO - Si sono accorti immediatamente che stava accadendo qualcosa di grave.

I colleghi di un giovane operaio, dipendente in una ditta del Basso Polesine, sono stati i primi a intervenire nella giornata di venerdì. Un lavoratore, infatti, è rimasto ustionato da un getto di soda caustica che lo ha colpito in viso, mentre stava pulendo un compressore. E' ricoverato e in condizioni stabili, ma rischia di perdere entrambi gli occhi. Rimane ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto nell'azienda.


SOCCORSI IMMEDIATI
Di certo, c'è che il giovane è stato accompagnato proprio dai colleghi al pronto soccorso della casa di cura di Porto Viro, per ricorrere alle prime cure mediche. Il personale sanitario si è accertato della situazione, molto grave, tanto da rendere immediatamente necessario il trasferimento all'ospedale di Rovigo. È fuori pericolo, ma le lesioni riportate agli occhi rimangono estremamente preoccupati: il giovane, purtroppo, rischia di rimanere cieco.
È il secondo incidente sul lavoro accaduto, nel giro di una settimana, nella provincia di Rovigo. L'altro precedente risale a martedì, quando un intervento di messa in sicurezza, alla fonderia Draxton a Rovigo, ha finito per provocare un infortunio. Una lavoratrice è rimasta gravemente ferita al volto a causa della caduta di un parapetto da un'altezza considerevole. Il grosso manufatto metallico, che doveva servire per evitare cadute e che invece è caduto esso stesso, avrebbe colpito la lavoratrice dopo essere rimbalzato a terra, quindi non direttamente, cosa che visto il peso, avrebbe potuto comportare conseguenze letali.


IN PROVINCIA
A metà agosto, invece, erano stati attimi di terrore al ristorante Marina 70 di Scardovari, a Porto Tolle. Un dipendente era rimasto incastrato con una mano nell'impastatrice: le grida d'aiuto avevano allarmato i colleghi, rendendo necessario l'intervento dell'elisoccorso per il trasporto e le prime cure allo sfortunato giovane. Gli ultimi episodi documentati riaccendono i riflettori su un tema di grande attualità, come quello degli infortuni sul lavoro. Sono due le vittime nei primi sei mesi dell'anno, ma la provincia di Rovigo rimane "a rischio" secondo i dati diffusi dall'Osservatorio di Vega Engineering.


LA FOTOGRAFIA
Allo stesso tempo, va fatto notare che l'incidenza sul numero degli occupati è comunque in calo, rispetto al 32,3% registrato nello stesso periodo del 2022. E ancora, esaminando le percentuali il Polesine è la provincia veneta con il maggior numero di denunce, ben 1197. Diversamente da quello che potrebbe far intendere il solo numero degli infortuni mortali (2 in Polesine, entrambi in occasione di lavoro, su 42 vittime in Veneto tra gennaio e giugno 2023), la provincia di Rovigo continua a restare in "zona rossa" insieme a Verona (12 vittime) secondo la classificazione stilata dal team di esperti dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering.

Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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