Pochi medici al Pronto soccorso: "appaltati" ai privati i casi meno gravi

Lunedì 5 Agosto 2019
Pochi medici al Pronto soccorso: "appaltati" ai privati i casi meno gravi
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ROVIGO - A correre in soccorso al Pronto soccorso è, nuovamente, la “Medica Porto Viro”, pronta a tamponare l’emergenza sul fronte del personale. Perché, dopo l’esternalizzazione del servizio di medicalizzazione del 118 degli ospedali di Trecenta e di Adria alla Cmp Global Medical Division, con sede a Granarolo dell’Emilia, alle porte di Bologna, è stata ora pensata anche l’esternalizzazione del nuovo “servizio assistenza di tutti i codici bianchi e verdi registrati al Pronto soccorso di Rovigo”. Come si legge nella delibera del direttore generale dell’Ulss Antonio Compostella del 31 luglio, il direttore del Pronto soccorso di Rovigo e Trecenta Stefano Kusstatscher il 17 luglio ha evidenziato «la gravissima carenza di organico medico del Pronto soccorso di Rovigo, la mancata adesione di  medici al concorso pubblico per incarichi a tempo indeterminato (11 posti) organizzato dall’Azienda Zero. L’attuale situazione vede in organico 5 medici a tempo indeterminato (uno dei quali in attesa di trasferimento nel reparto di Medicina) e, pertanto, l’organico sarà ridotto a sole 4 unità mediche a tempo indeterminato e la restante copertura dei turni è attualmente garantita dal servizio espletato dalla Cooperativa Medica Porto Viro che fornisce attività h24 (turno diurno di 12 ore e turno notturno di 12 ore) di copertura di un ambulatorio per i codici bianchi e verdi, con l’impiego nel servizio di 3 medici con contratto libero professionale e alcuni turni espletati da medici del Pronto soccorso di Adria, variabili in funzione delle loro disponibilità». Ecco, allora, che per «garantire la continuità di pubblico servizio critico per la salute della comunità, stante ormai la cronica carenza di personale medico per il Pronto soccorso di Rovigo non reclutabile con i numerosi e reiterati strumenti ordinari messi in campo da Azienda Zero e Ulss 5», arriva la proposta di «affidamento ad impresa esterna del “servizio assistenza di tutti i codici bianchi e verdi registrati al Pronto soccorso di Rovigo”, prevedendo l’espletamento del servizio proposto con 2 medici in servizio diurno 8–20 e un medico in servizio notturno 20-8. Il servizio prevede la presa in carico della gestione di tutti i pazienti accettati con codice colore verde e bianco e delle relative incombenze come da disposizioni regionali in materia».
In attesa del bando per la nuova esternalizzazione, al costo stimato di 450mila euro l’anno, che «permetterà al rimanente personale medico in carico al Pronto soccorso di Rovigo la gestione di tutti i codici rossi e gialli (e in un prossimo futuro dei codici rossi, arancioni e gialli) e della gestione dell’osservazione breve intensiva con la presenza di un medico h 24 (turno diurno di 12 ore e turno notturno di 12 ore 365 giorni l’anno) in area rossa (o area critica) e con un medico in servizio ore 8- 20 per 365 giorni l’anno in osservazione breve intensiva», ecco che si ricorre ancora alla Medica Porto Viro alla quale viene affidato «il servizio di assistenza medica di supporto al Pronto Soccorso di Rovigo alle medesime condizioni tecniche ed economiche in atto, 377 euro a servizio di 12 ore, per il periodo agosto-novembre 2019, per un importo presunto complessivo di 91.988 euro».
Ultimo aggiornamento: 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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