ADRIA - Il mondo dell’arte piange la scomparsa di Renzo Casellato, uno dei più grandi tenori del ventesimo secolo.
CON LA CALLAS A LONDRA
Ancora studente, a 23 anni, nel 1959 partecipò alla storica registrazione a Londra per la Decca della “Lucia di Lammermoor” con il soprano Maria Callas, diretta dal Maestro Tullio Serafin. Commendatore della Repubblica per meriti artistici, stella del firmamento internazionale della lirica e gloria mondiale del bel canto, Casellato era noto per il fraseggio, la dizione, il modo di porgere la voce e di recitare. Lo stesso Beniamino Gigli in una intervista dichiarava che per vocalizzo chi gli rassomigliava di più era proprio Casellato, quasi indicandolo a suo successore. Assieme a Gigli, Corelli e Tagliavini era uno dei pochi tenori dalla voce pura. Lo dimostra l’apprezzamento per Casellato dei maggiori teatri Italiani e del mondo. Negli Usa era definito “The wonderfull italian tenor”. Casellato, che vanta a La Scala di Milano un record di oltre 100 esibizioni, si è esibito sui palcoscenici dei maggiori teatri lirici d’Italia e d’Europa. Al teatro Regio di Parma, considerato casa di Verdi, ha effettuato nel ‘64 il suo debutto nell’Elisir d’Amor di Donizetti, che lo ha lanciato ad una gloria mondiale come il più bello e bravo Nemorino al mondo. Si è esibito anche nelle Americhe e a Mosca. Il suo repertorio spaziava dai ruoli lirici a quelli drammatici. Lascia i figli Ferrante e Lorenza.
ARTISTA MONDIALE
«Con Casellato - commenta l’ex sindaco Sandro Gino Spinello - scompare uno dei grandi del Polesine, un valente e riconosciuto artista che tanto amava Adria e che diede lustro alla nostra comunità. Lui che fu uno tra i primi a ricevere, agli inizi degli anni ‘90, la benemerenza Adria riconoscente, è stato uno dei tanti ragazzi che ha imparato ad amare la lirica assistendo dal loggione del teatro comunale alle leggendarie stagioni del Settembre Adriese. Con innate attitudini ben coltivate collegate ad un instancabile spirito di abnegazione è riuscito a diventare uno dei maggiori tenori italiani calcando le scene dei maggiori teatri lirici nazionali ed internazionali. In qualunque parte del mondo si trovasse, al pari di Nello Santi, non mancava di richiamare le sue origini adriesi». Spinello lo ricorda anche come presidente del Rotary quando fece dono alla città della fedele riproduzione delle due artistiche bacheche che fin dai primi del ‘900 contenevano gli orari dei treni, tuttora istallate in piazza Groto ed in piazza Garibaldi. «Non si può non collegare Casellato a Florindo Andreolli, suo amico e collega, altro grande tenore, anch’egli legatissimo ad Adria, scomparso nel 1998. Sono a conoscenza della volontà di Casellato di essere sepolto, assieme ai suoi cari, nella tomba di famiglia ma idealmente lo voglio immaginare riposare nella tomba dei cittadini Illustri dove già riposa Andreolli. Nel ricordo di Renzo voglio accomunare la moglie Luigina, donna squisita e gentile, scomparsa alcuni anni fa. Un abbraccio ai figli». Il funerale sarà lunedì alle 10.30 in Cattedrale ad Adria.