Il medico di base di Sant'Apollinare se ne va dopo appena 11 giorni: «Colpa dell'Ulss 5»

Mercoledì 13 Settembre 2023
Il cartello affisso allo studio

ROVIGO - Il nuovo medico di base di Sant'Apollinare se n'è andato sbattendo la porta dopo appena 11 giorni. Con un attacco polemico contro l'azienda sanitaria che da parte sua, oltre ad aver trovato una soluzione immediata per far fronte all'improvviso addio, respinge al mittente ogni accusa, spiegando che il problema lamentato dalla dottoressa non dipende dall'Ulss.
Una storia ingarbugliata nella quale è meglio partire dall'inizio. Ovvero dalla fine del lungo incarico di medico di famiglia del dottor Paolo Greco, che il 31 agosto è andato in pensione. Una notizia che si sapeva da tempo e che aveva sollevato qualche apprensione fra i suoi pazienti, in particolare per quelli della frazione di Sant'Apollinare, dove il dottore aveva il proprio frequentato ambulatorio in via Don Aser Porta, oltre a quello in via Cavallotti in centro. L'Ulss si era mossa per tempo, ottenendo la disponibilità della dottoressa ferrarese Federica Buzzolani, che ha preso servizio a Sant'Apollinare il primo settembre.

Ma lunedì sulla porta dell'ambulatorio è comparso un foglio: «Mi scuso con tutti i pazienti, ma a causa della negligenza dell'Usl di Rovigo ho presentato le mie dimissioni e non sarò più presente dal giorno 13: non avendo a disposizione le schede con le patologie e le medicine che le varie persone stanno prendendo, rischio di dare un qualcosa a cui uno è allergico oppure una medicina incompatibile con le patologie di quel paziente facendo dei danni anziché curare. Non ci sono le condizioni di sicurezza, né ci saranno mai perché l'Usl ha detto chiaramente che non mi daranno mai le schede. Dovevano mandare le lettere in luglio, scrivendo di andare dal dottor Greco con una chiavetta in modo che ci fosse il tempo di recuperare i dati. In queste condizioni io non me la sento di continuare. Scusate tanto, mi dispiace».


LA REPLICA
Il direttore generale dell'Ulss Patrizia Simionato spiega che «non è l'azienda sanitaria a dover e poter fornire i dati, perché possono essere trasmessi solo dal titolare e con esplicita autorizzazione del paziente. Cosa che l'Ulss ha provveduto a spiegare nella lettera che è stata inviata sul cambio medico. Le accuse di negligenza sono totalmente prive di fondamento».
Per fronteggiare l'inatteso problema è stata trovata soluzione attivando la guarda medica diurna straordinaria nell'ambulatorio di Sant'Apollinare. «L'azienda sanitaria, per garantire l'assistenza di base, considerate le difficoltà nel reperire medici di medicina generale, ha avviato la procedura urgente di affidamento dell'assistenza diurna a medici di continuità assistenziale da lunedì 18 settembre. Una modalità a carattere straordinario, speculare a quella avviata a giugno a Bergantino e Melara e che ha incontrato il gradimento della popolazione. Il servizio sarà attivo a Sant'Apollinare lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30, martedì dalle 14.30 alle 18.30, mercoledì dalle 9.30 alle 11.30, venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Necessaria la prenotazione al numero 3204237046».
Intanto, come spiega Simionato, «per alleviare ulteriormente i disagi provocati da questa situazione, dei quali ci scusiamo, oltre all'avviso diramato, in questi giorni nell'ambulatorio di Sant'Apollinare sarà presente personale del Distretto per chiarire ogni aspetto agli utenti».
E i dati? «Il dottor Greco è disponibile nello studio di via Cavallotti a Rovigo, nei giorni venerdì 15, 22 e 29 settembre dalle 10 alle 11: la scheda sanitaria personale sarà caricata su chiavetta Usb, che il paziente avrà con sé».

Ultimo aggiornamento: 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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