Mascherine, il gradimento rimane: nei negozi si usano ancora per maggior sicurezza

Mercoledì 4 Maggio 2022 di Roberta Merlin
Mascherine ancora gradite nonostante gli obblighi decaduti
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ROVIGO - Il quasi liberi tutti è scattato domenica, primo maggio e primo giorno senza l'obbligo di mascherine al chiuso, salvo per ospedali, case di riposo, teatri, discoteche, palazzetti e scuole. Viso ancora coperto, invece, per salire in autobus, treno ed aereo. Di fatto, lunedì i rodigini hanno testato il ritorno al lavoro con le nuove regole. Nonostante, però, la decadenza dell'obbligo, in molti hanno deciso di non disfarsi del dispositivo anti Covid, continuando ad indossarlo anche dove non è più obbligatorio. Non sempre una scelta, ma più un'abitudine difficile da abbandonare dopo due anni di restrizioni caratterizzati dal pericolo del contagio e dal rischio della sanzione in caso di controlli. Ieri, nei supermercati della città, molti dei quali rimasti chiusi il 1. maggio, la maggior parte dei clienti è infatti entrata a fare la spesa con la mascherina. Per lo più chirurgica, meno pesante da portare con la bella stagione ma pur sempre una protezione da virus e batteri. Qualcuno è anche corso in auto a prenderla dopo essersi accorto di averla dimenticata. Non è mancato anche un pizzico di disorientamento tra chi, per la prima volta dopo due anni, ha rivisto volti e sorrisi di conoscenti, baristi e colleghi. Servirà qualche giorno per abituarsi alle nuove libertà che avevamo un po' tutti dimenticato e a comunicare a viso aperto.

La tendenza, comunque, anche con l'allentamento delle restrizioni, in particolare per commessi e i cassieri di supermercati e negozi, è quella di continuare a lavorare con la mascherina, anche se le nuove disposizioni ne raccomandano solo l'uso in caso di assembramenti.

CONTATTI PROTETTI
Oggi il Governo incontrerà le associazioni sindacali di categoria per stabilire un protocollo per i lavoratori. Per il momento, chi ha contatto con i clienti lo fa a volto protetto. Parrucchieri ed estetisti in particolare spiegano di sentirsi più sicuri con, almeno, la mascherina chirurgica, anche per non mettere in imbarazzo i clienti più anziani che ancora temono il possibile contagio e si avvicinano con disagio e qualche timore alle situazioni a rischio. I casi di Covid, infatti, anche se con meno ricoveri e decessi, restano ancora alti anche in Polesine, segno che il virus continua a circolare nonostante le temperature primaverili e l'alto numero di vaccinati.

I GIOVANI SCALPITANO
Se gli anziani preferiscono andare nei negozi e nei bar ancora con il viso coperto, più propensi a respirare in libertà sono invece i giovani. Il prossimo fine settimana sarà il primo senza l'obbligo di bavaglio al chiuso, salvo per discoteche, cinema e teatri. Agli studenti il Governo ha chiesto poi l'ultimo sforzo, ossia un altro mese con il dispositivo sul volto per evitare rallentamenti dell'ultimo periodo di lezione e non rischiare di bloccare gli esami di licenzia media e maturità. In questi giorni, infatti, i contagi a scuola sono in aumento, anche se, grazie al vaccino, regole rigide e Dad sono state mandate in pensione. Dopo circa una settimana gli studenti ammalati, anche al secondo contagio, tornano in classe. Fino al 15 giugno è raccomandato di tenere in tasca una mascherina, nel caso di assembramenti o se c'è la necessità di salire su un mezzo pubblico.

DISPOSITIVO "GRADITO"
Continuare ad indossare la mascherina nonostante non sia più obbligatoria? Non tutti sono d'accordo. Il dispositivo che per ben due anni ci ha protetto del Covid, riducendo le possibilità di contagio, sembra, ancora una volta, dividere; c'è chi la vuole infatti mandare definitivamente in pensione e chi, invece, preferisce continuare ad usarla per la sicurezza propria e dei clienti.
In questi primi tre giorni della decadenza dell'obbligo per bar e ristoranti, la maggior parte degli esercenti e dei negozianti della città sembrano però avere scelto di non abbandonare, almeno per il momento, il dispositivo.

SICUREZZA E SERENITÀ
«I contagi sono ancora parecchi - spiega Massimo Maltarello della birreria Pedavena, in piazza Vittorio Emanuele II - Sia io che il personale continueremo ad utilizzare la mascherina. Anche per servire i tavoli all'esterno. Non è solo una questione di sicurezza, ma anche un aiuto per evitare contagi tra il personale. Non è così semplice trovare sostituti, praticamente tutti i locali hanno questo problema da affrontare».

Mascherina al banco anche per la pasticceria Gocce di miele di San Bortolo. Ieri, i proprietari hanno spiegato ai clienti la loro scelta attraverso un lungo post sui social che, in poche ore, si è aggiudicato centinaia di like. «Uno dei principi su cui abbiamo fondato il nostro modo di lavorare è mantenere un ambiente sereno spiegano i noti pasticceri -. Visto che il 70% dei clienti utilizza ancora la mascherina, abbiamo deciso di continuare ad usarla anche noi, in modo che tutti si sentano più tranquilli». I proprietari della pasticceria concludono l'annuncio invitando chi non è d'accordo con l'utilizzo della protezione a non assumere un atteggiamento di critica nei confronti del personale o di chiunque continua ad entrare al bar con il viso coperto. E sottolineano: «Non dimentichiamoci infatti che c'è chi la indossa per proteggere le persone fragili».

MISURE AL CHIUSO
C'è chi poi, tra i ristoratori, sta ancora valutando come gestire le nuove regole sulla mascherina al chiuso. «Ci stiamo pensando - spiega Fabrizio Conforto dell'osteria Ai Trani di via Cavour -. Ci riserviamo qualche giorno per decidere. Cercheremo di essere il più possibile responsabili, l'idea è comunque di mantenerla. Poi, ovviamente, se c'è questo via libera ufficiale significa che ci sono i presupposti per toglierla, ovviamente con le giuste precauzioni e il buon senso che ci hanno sempre accompagnati».
Per il momento, anche il mondo del commercio della città sembra non avere abbandonato il dispositivo. «Continueremo ad indossare la mascherina in negozio - spiegano Rita Pizzo e Laura Rondina del Roverella Shoes - Ci sentiamo più tranquille. Anche le clienti, in questi giorni, continuano ad entrare con il dispositivo».
Anche ieri, al centro commerciale la Fattoria di Borsea, i negozianti indossavano la protezione, mentre tra i clienti c'era anche chi passeggiava senza.

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