Covid, contagi a quota 3000 e in chiesa resta la mascherina

Lunedì 2 Maggio 2022 di Roberta Paulon
Covid, contagi a quota 3000 e in chiesa resta la mascherina

ROVIGO - Primo maggio 2022: nella data che decreta il primo passo ufficiale nella direzione della fine pandemia, il Polesine si presenta con una media di contagi sopra il 10%.

Anche sabato 217 nuovi casi e, per fortuna, niente vittime. Con quasi tremila persone attualmente positive, anche se le guarigioni galoppano oltre le trecento unità, parlare di ritorno alla normalità genera ancora una stonatura alle orecchie più attente. Le mascherine restano infatti raccomandate, anche se non più obbligatorie, e il richiamo al senso di responsabilità è forte e chiaro come il fatto che il virus può ancora essere pericoloso.


NELLE CHIESE
Anche per questo motivo c'è chi ha già annunciato di mantenere la mascherina nei luoghi chiusi nonostante la cessazione dell'obbligo. Sabato infatti, il vescovo Pierantonio Pavanello ha ordinato a tutta la diocesi di mantenere tutte le misure di prevenzione in vigore per le celebrazioni ma anche per le attività parrocchiali tra cui il catechismo. Tenendo conto del contagio ancora alto da Covid 19 e della necessità di garantire ai fedeli che frequentano le nostre chiese la massima sicurezza, dispongo che nelle celebrazioni liturgiche nelle chiese della diocesi di Adria e Rovigo i ministri e i fedeli continuino a indossare la mascherina, possibilmente Ffp2. Analogamente ci si comporti anche per le attività pastorali che si svolgono al chiuso, in particolare la catechesi si legge nella nota di monsignor Pavanello -. Si fa presente che in forza della predetta ordinanza del ministero della Salute resta obbligatorio l'uso della mascherina Ffp2 per gli eventi al chiuso che si svolgono in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali. Si segnala, inoltre, che a partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario richiedere il Green Pass per le attività organizzate dalle parrocchie. Niente greenpass, in definitiva, ma le mascherine devono restare per proteggere i fedeli, laici e religiosi. Una decisione prudenziale che non sorprende, considerato anche il fatto che anche i preti, nel loro compito all'interno delle case di riposo e negli ospedali, hanno avuto testimonianza diretta della sofferenza provocata dal Covid. Le nuove regole sulle mascherine stabilite con un'ordinanza firmata dal Ministro della Salute Speranza varranno da oggi fino al 15 giugno.


I RICOVERATI
Sul fronte della pressione ospedaliera non ci sono dubbi: ad oggi in provincia di Rovigo sono 17 le persone ricoverate ma la terapia intensiva è vuota; i ricoverati sono due nel reparto malattie infettive di Rovigo e 15 nell'area medica e semi-intensiva del San Luca di Trecenta. Nelle case di riposo, con una copertura vaccinale che si avvicina al 100%, i 109 casi attuali non destano più l'allarme che sarebbe scattato due anni fa. I focolai maggiori si trovano attualmente alla residenza San salvatore di Ficarolo, alla La Rosa dei Venti di Rosolina e alla Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine mentre nelle altre strutture i numeri dei contagi sono più bassi.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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