Rovigo. Il Pattinodromo Ponzetti è chiuso da mesi ma del cantiere ancora nemmeno l'ombra

A causare i ritardi un problema tecnico-contabile in fase di risoluzione

Martedì 30 Gennaio 2024 di Elisa Barion
Il pattinodromo Arturo Ponzetti in via Malipiero

ROVIGO - È chiuso dallo scorso 31 agosto, ma dei lavori fino a oggi non si è vista l’ombra. È il caso del pattinodromo “Arturo Ponzetti” di via Malipiero che sta aspettando di essere ricostruito per diventare una struttura completamente nuova, polifunzionale e all’avanguardia.

Ma c’è un ma. Perché sono passati mesi oramai dalla sua chiusura, le società sportive che lo utilizzavano per le loro attività hanno dovuto trovare nel frattempo degli spazi alternativi, non senza difficoltà, e la pressostruttura programmata dall’amministrazione comunale in accordo con la Provincia che ha concesso il terreno su cui realizzarla, sul retro del liceo scientifico Paleocapa, verrà alla luce tra qualche settimana. Non prima.

CHIUSURA AFFRETTATA
E allora in tanti, soprattutto sportivi, vedendo che il cantiere in via Malipiero di fatto non è ancora operativo, si sono chiesti: perché chiudere l’impianto a ridosso dell’avvio della nuova stagione sportiva, tra agosto e settembre scorsi, per poi restare in attesa dei lavori così a lungo? Non valeva forse la pena chiuderlo in un momento successivo, quando il cantiere fosse davvero pronto a partire, fatto salvo il periodo di svuotamento dell’impianto dalle varie attrezzature? Questo, in effetti, avrebbe evitato il disagio di trovare in velocità delle strutture alternative in cui allenarsi, non fosse altro perché le società e i loro dirigenti avrebbero avuto più tempo per organizzarsi. La spiegazione a tutto questo sta nel fatto che il pattinodromo, come annunciato ad inizio dello scorso ottobre dall’assessore allo Sport Mattia Milan, prima di essere ricostruito deve essere demolito.

LA DEMOLIZIONE
Il nodo della questione è, appunto, la demolizione dell’impianto esistente. Demolizione che sarà eseguita, come conferma l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto: «Dovrebbero iniziare in questi giorni i lavori di demolizione dell’esistente. Il giorno preciso ancora non mi è stato comunicato» mentre Milan entra nel dettaglio: «Gli uffici – spiega - mi hanno riferito che è prossima la demolizione dell’esistente e l’avvio dell’operazione dovrebbe essere questione di settimane. Si tratta di formalizzare la determina di impegno mentre la realizzazione della nuova struttura è già appaltata. La demolizione, secondo il quadro economico del progetto, deve essere affidata direttamente dal Comune all’impresa che la esegue ma la procedura ha subito dei rallentamenti per questioni tecnico-contabili che, tuttavia, sono in avanzata fase di definizione».
Milan, inoltre, sottolinea come da cronoprogramma dei lavori la demolizione fosse prevista entro la fine del 2023, termine ormai superato ampiamente. I lavori di ricostruzione, invece, sono già stati appaltati e sono finanziati con fondi Pnrr per un importo complessivo di 2,1 milioni di euro e, secondo il cronoprogramma, la fine dell’imponente intervento di riqualificazione è prevista per il 31 dicembre 2025 mentre il rilascio dell’agibilità, passaggio necessario per poter rendere nuovamente operativa la struttura, dovrebbe arrivare entro il 31 marzo 2026.

CLUB IN DIFFICOLTÀ
L’impianto è la casa di diverse società sportive: Olimpica Skaters, Pattinaggio Artistico e Skating Club che propongono varie discipline rotellistiche, artistico, corsa e freestyle. Tutte queste hanno la necessità di usufruire di una struttura coperta per le proprie attività, molte delle quali coinvolgono atlete giovani e giovanissimi, che non possono di certo allenarsi all’aperto con le temperature rigide di questa stagione. Quanto all’assetto del “nuovo” pattinodromo dopo la ricostruzione, l’intervento consiste nella realizzazione di una nuova tensostruttura. L’area coperta misurerà 35x59 metri e prevede spazi per tribuna, spostamenti e altre strutture. L’area pattinabile sarà ricoperta di resina oppure, ma solo nella fase iniziale, in cemento al quarzo in modo da garantire la misura di 25x50 metri che ne farebbe un vero impianto di eccellenza. È previsto il rifacimento della copertura con telo in membrana doppia, sostenuta da arcate in legno, e la realizzazione di tribune. Saranno sistemati i servizi igienici e gli spogliatoi esistenti ai quali verranno “aggiunti” nuovi spogliatoi realizzati a ridosso della struttura coperta sul lato verso il Parco Maddalena con accesso diretto alla pista. La grossa novità sarà la parete per l’arrampicata che sarà realizzata sul lato ovest all’interno dell’impianto.

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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