Rovigo in love, in 4.700 di corsa nella nebbia per animare la città

È stata un successo oltre le previsioni la manifestazione organizzata da Run.it

Lunedì 19 Febbraio 2024 di Nicola Astolfi
Rovigo in love, in 4.700 di corsa nella nebbia per animare la città

ROVIGO - «Che spettacolo!». Ieri l’hanno detto in molti alla Rovigo in love 2024, che con gli oltre 800 atleti in corsa alla terza edizione della half marathon competitiva e con gli iscritti alla settima “city run” non competitiva su tre percorsi (6, 10 e 13 chilometri), ha contato oltre 4.700 partecipanti. Vedere «4.700 sorrisi» in giro per Rovigo con più frequenza di quando la Rugby Rovigo Delta vince lo scudetto, succede solo all’iniziativa organizzata da Run.it, patrocinata da Comune e Provincia di Rovigo, Coni e Uisp.

FOLLA IN SCARPETTE

Il fiume di persone in corso del Popolo per la partenza, intorno alle 9.30 all’altezza del Caffè Nazionale, ha mostrato il successo della manifestazione, anche nella parte competitiva nonostante le mezze maratone in Italia stiano riprendendosi (secondo i numeri Fidal) solo negli ultimi due anni dalla batosta post Covid. Visto che dopo i 148.519 podisti partecipanti ad half marathon italiane nel 2019 pre Covid, poi si sono registrati a livello nazionale 33.112 partecipanti nel 2020, 69.838 nel 2021 e 126.062 nel 2022. Alla Rovigo in love i numeri non smettono di crescere: doveva essere una festa e festa è stata, anche con la nebbia. «Siamo veramente molto contenti - commenta Cinzia Sivier per gli organizzatori - soprattutto per i riscontri di chi arrivava da fuori Rovigo, che ha apprezzato la città e il percorso, e che ha mostrato entusiasmo per il parco dell’ex manicomio e il tratto lungo l’argine dell’Adige.

L’unica nota stonata è stata la nebbia. Ma per questo non si poteva far niente. Anche i bambini che hanno partecipato al contest e alla “Caccia ai cuori” erano entusiasti ed erano tanti: le maestre si sono date molto da fare e non c’era gran differenza nei numeri dei partecipanti tra istituti scolastici». Sivier annunciando già che nel 2025 saranno coinvolte anche le scuole dell’infanzia, per soddisfare le molte richieste di partecipare alla manifestazione, che quest’anno ha avuto Banca Annia come sponsor principale e accanto Adriatic Lng, Alì e Asm set.

SOLIDARIETÀ

Da sempre Rovigo in love unisce sport, salute e solidarietà. E così quest’anno ha sostenuto la Fondazione Città della speranza di Padova con le offerte dell’iniziativa “Porta il tuo cuore al traguardo 2024”, e ha continuato a promuovere il messaggio di Run for Iov, che mostra come rinascere dal buio della malattia. Così, anche la squadra di Run your life again (Ryla) ha corso la mezza maratona, aperta dai Corrispinta (volontari e ragazzi in carrozzina, insieme nei 21,097 chilometri) e poi dagli atleti in gara, seguiti da podisti amatori, famiglie, coppie e single lungo i tre percorsi cittadini non competitivi. Tra loro, assieme a tre educatori, anche otto ragazzi tra i minori stranieri non accompagnati accolti a Rovigo, in Tassina, dalla Casa di Ppdre Leopoldo. C’erano anche l’atleta paralimpica Serena Banzato e rappresentati dell’Aism per dire che si può correre oltre la sclerosi multipla. In corsa anche podisti iscritti all’Associazione italiana donatori di organi (Aido) e una squadra della questura, con una decina di partecipanti: il questore ha regalato le magliette a chi delle forze di Polizia partecipava. Tra le molte associazioni di volontariato coinvolte, si sono distinte anche Plastic free, che da strade e piazze del centro ha rimosso con i propri volontari rifiuti e plastica (alle 10.30 i sacchetti raccolti erano già sette), e le associazioni del dono: insieme ad Aido e Avis, l’Associazione dei donatori di midollo osseo (Admo) ha svolto, sabato, una decina di prelievi salivari necessari alla “tipizzazione”, che permette ai giovani tra i 18 e 35 anni di inserire i propri dati genetici nel Registro dei donatori di midollo osseo, e diventare così potenziali donatori. Gli inviti di Rovigo in love “Corri solidale” ed “Essere in forma per avere buona salute”, sono stati accolti anche da un podista davvero speciale. «Sono arrivato e sto bene», sono le parole della telefonata che Cinzia Sivier ha ricevuto dal 46enne di Costa di Rovigo primo trapiantato al mondo da cuore fermo dal professor Gino Gerosa del centro di Cardiochirurgia di Padova. Era la prima volta che camminava così tanto dopo il trapianto «e allora gli ho detto di venire subito in mezzo alla piazza e gli abbiamo messo la medaglia al collo: la medaglia era prevista solo per la mezza maratona, ma lui se l’è davvero meritata», conclude Sivier.

Ultimo aggiornamento: 08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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