Granchio blu a Porto Tolle, esperti di Ispra e Arpav nelle lagune per la conta dei danni

Il monitoraggio servirà per ottenere i risarcimenti

Venerdì 28 Luglio 2023 di Anna Nani
Il sopralluogo nelle lagune del Delta degli esperti di Ispra e Arpav

PORTO TOLLE Per combattere il flagello granchi blu sono attivati a Porto Tolle gli esperti dell’Ispra di Roma e dell’Arpav di Venezia. Il loro obiettivo è quantificare i danni alla venericoltura, per poi poter chiedere lo stato di calamità o altre provvedimenti, e lo studio della popolazione di granchi blu nelle lagune gestite dal Consorzio. La loro attività è iniziata ieri alle 8,30 ed è proseguita per tutta la giornata. Intanto durante il consiglio comunale di mercoledì è stata inserita in corsa un’interrogazione straordinaria sul granchio blu proposta dalla lista di opposizione Rinnovare per Porto Tolle. Vista la gravità della situazione la proposta è stata accolta di buon grado dalla maggioranza e l’argomento è stato discusso in coda alla seduta.


NO AL TAVOLO AZZURRO
A presentarla è stata la capogruppo Cosetta Nicolasi: «È una piaga che sta mettendo in ginocchio la nostra pesca. Un fenomeno che in pochissimo tempo ha raggiunto livelli di criticità altissima. Se inizialmente, quando questa specie alloctona si è manifestata poteva essere considerata una risorsa, è emerso come in realtà non è così. Avevamo richiesto il 12 luglio un Tavolo azzurro negato, ora presentiamo un’interrogazione per capire come ci si stia muovendo oltre che per continuare a dare visibilità a questa situazione».
A replicare è stata l’assessora alla Pesca Tania Bertaggia con un excursus di quanto fatto in questi 40 giorni di emergenza dalla costituzione del Tavolo permanente in Prefettura il 23 giugno passando per l’emissione dell’ordinanza per l’utilizzo dell’ostreghero fino all’incontro del Distretto Alto Adriatico e la visita dell’assessore regionale Cristiano Corazzari. «C’è da un lato un problema di contenimento della specie – ha detto Bertaggia – e dall’altro quello dei costi per lo smaltimento che sono elevati e sopportati dal Consorzio. Si è cercato di individuare aziende che possano trasformarli in mangimi, ma la situazione è ancora in fase sperimentale, pertanto si è fatta richiesta al Governo dello stato di calamità naturale, ma i fondi non sono di facile individuazione. Si era parlato di attivare il Fondo di solidarietà, ma prevede una perdita del fatturato del 30% e a oggi il Consorzio non può dimostrare di averla subita. Lunedì è stato convocato un incontro pubblico sul tema al palazzetto sperando di avere un’alta partecipazione e dove saranno presenti tutti i rappresentanti di categoria e istituzionali. Non trovo sconcertante il mio no al Tavolo azzurro, data l’urgenza ci siamo mossi nelle sede opportune, mi assumo le mie responsabilità ma le decisioni sono sempre condivise con il Consorzio».


SITUAZIONE DRAMMATICA
Di situazione drammatica ha parlato il sindaco Roberto Pizzoli: «Se non c’è la possibilità di seminare rischiamo di avere le lagune deserte il prossimo anno.

Stiamo preparando una missiva da inviare al ministero per invocare la calamità nazionale che vorrei fosse sottoscritta da tutto il consiglio, nel frattempo stiamo anche guardando in Europa per quanto riguarda i danni ambientali che stiamo riportando senza dimenticare il danno economico-sociale che sta sopportando il territorio. Ringrazio i pescatori che si danno da fare in questi giorni, anche se è un numero marginale rispetto allo sforzo di pesca necessario, per questo dico che serve maggior consapevolezza e remare tutti nella stessa direzione».


CONSIGLIO APERTO
Di bisogno di unione ha parlato pure la consigliera di minoranza Serena Negri, di mestiere pescatrice: «Qui rischia di saltare il nostro comune, il Consorzio sta facendo gli straordinari per gestire la situazione, ma oltre alla collaborazione da parte degli enti è necessario sensibilizzare sul problema perché, forse, non tutti hanno capito quanto sia grave». Nicolasi ha quindi rilanciato: «Perché non trasformare l’assemblea di lunedì in un consiglio comunale aperto così da avere un maggior coinvolgimento istituzionale di tutte le parti senza contare che ha una valenza maggiore perché rimane agli atti?». «Dopo l’incontro ci confronteremo nei modi più opportuni - ha concluso Pizzoli -. Pensiamo a trovare soluzioni mirate e coinvolgere più pescatori possibili».

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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