Emergenza granchio blu, arriva Zaia: confronto con i pescatori mercoledì 23 a Porto Tolle

Martedì 22 Agosto 2023 di Anna Nani
Il granchio blu sta mettendo in pericolo il comparto ittico del Delta del Po

PORTO TOLLE - Mercoledì 23 agosto Luca Zaia sarà a Porto Tolle, precisamente alle 11.30 al porto di Pila, per incontrare i pescatori al rientro dalle attività di pesca. A organizzare l’incontro è l’associazione Coldiretti che sarà presente con i propri rappresentanti e le istituzioni locali per confrontarsi con il presidente della Regione Veneto sulla emergenza “granchio blu”. Non è la prima volta per Zaia nell’estremo Delta: la prima fu nel 2018 per tirare la volata al primo mandato di Pizzoli, mentre la seconda fu l’anno dopo a novembre del 2019 dopo i danni di quel fenomeno catalogato come “acqua granda” che spazzò via la quasi totalità delle cavane dei pescatori in Sacca di Scardovari. Cinque anni dopo quel drammatico evento, Zaia torna per il nuovo flagello che ha colpito le lagune deltine che ormai da mesi vedono i pescatori lottare contro questa specie aliena che sta distruggendo gli orti di vongole, cozze e ostriche, tanto da essere arrivati a ben 185 quintali di granchi blu rimossi. 

LE MISURE 

A fronte del rappresentante della Lega che ha richiesto lo stato di emergenza nazionale, Fratelli d’Italia, invece, con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida continua a spingere sul consumo di questo crostaceo postando prima una foto in cui la presidente del consiglio Giorgia Meloni tiene in mano un vassoio di granchi con sotto scritto “Oggi mangiamo granchio blu! Eccezionale!” e poi un video in cui lo stesso ministro lo cucina affermando: «Il modo migliore per diminuirne la presenza non avendo un predatore naturale, è spiegare come sia un ottimo nutrimento. Va rispettato, ma bisogna tenere in considerazione che quando un animale che non viene da nostri mari si radica diventa insostenibile per il nostro ambiente. Grazie a tutti quelli che daranno una mano a raccoglierlo, implementando uno sviluppo e produzione nuova e a chi saprà consigliare modi di cucinarlo». 

COMPARTO IN CRISI

A chi vorrebbe risolvere l’emergenza granchio semplicemente mangiandolo, arriva quindi la bacchettata di Pescagri Cia Veneto: «È l’intero comparto della pesca veneto ad essere a rischio. Trattare tale criticità, letteralmente esplosa quest’estate, alla stregua di uno show cooking non è la soluzione corretta». Per poi rivolgersi alle istituzioni locali e nazionali «bisogna fare presto per salvaguardare l’intero settore ittico del Veneto: 168 milioni di fatturato annuo, 7.400 addetti, 3.849 imprese attive (dall’ultimo report “La Pesca in Veneto” di Veneto Agricoltura).

Numeri significativi, che mostrano una volta di più la strategicità della filiera stessa». 

CONTENIMENTO 

Il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini rimarca: «L’unico obiettivo che siamo tenuti a perseguire è la redazione, per quanto possibile, di un programma di contenimento del granchio blu nelle nostre acque. Il Veneto è chiamato a diventare un faro pure per le altre regioni afflitte dal medesimo problema. Di certo non si può ridurre un’emergenza di tale portata, che sta mettendo in crisi migliaia di attività, con pesantissime ricadute negative in termini economici, ad un ricettario nel quale esaltare la bontà del granchio blu».
Come a dire che «va trovato un nuovo equilibrio dell’ecosistema nell’area dell’Alto Mar Adriatico dato che è una mera illusione sperare di eradicare totalmente questa specie nel breve-medio periodo». 

CAMBIAMENTI CLIMATICI 

Pescagri Cia Veneto, infine, ritiene che i cambiamenti climatici siano una delle cause della proliferazione incontrollata del granchio blu: «Per la riproduzione, la specie ha bisogno almeno di circa 25 parti per milione di salinità; con la progressiva marinizzazione delle aree lagunari, delle foci e degli estuari dei fiumi l’habitat ad essa congeniale è diventato molto più ampio rispetto al passato». Non a caso alcuni esemplari sono stati pescati anche in Canalbianco ad Adria
 

Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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