Ettore Diana, il re dei cocktail sbarca ad Albarella per deliziare il palato dei turisti

Domenica 21 Agosto 2022 di Enrico Garbin
Ettore Diana

ROSOLINA - Ad Albarella, nel lounge bar dell'hotel Capo Nord o nel chiosco in spiaggia Aphrodite, il classico spritz veneto, i classici cocktail alcolici o analcolici, non sono più ai vertici delle richieste dei clienti. Con una marcia progressiva iniziata ad inizio stagione, sono stati infatti soppiantati dall'Albarella spritz e altri cocktail. Ad imprimere questo cambiamento e è stato l'arrivo ad inizio stagione del bar manager Ettore Diana, uno dei migliori professionisti italiani, pluripremiato dall'Aibes e medaglia d'oro al concorso mondiale Iba di Pechino 2012 per il miglior cocktail, capace di entrare per nove volte nel Guinness del primati, di girare il mondo lavorando nelle località più esclusive a contatto con vip e personaggi di ogni tipo. «Arrivare ad Albarella è stata la realizzazione di un sogno che avevo nel cassetto - racconta Diana - ero curioso di vedere da vicino questa realtà e, soprattutto, di avere la possibilità di conoscere Emma Marcegaglia di cui ammiravo da tempo le doti imprenditoriali.

E posso dire che quelle umane non sono da meno».

È per questo che le ha dedicato un cocktail, l'Emma Rose?
«Creare cocktail e mocktail è una cosa che mi piace molto. Da 17 anni ho iniziato ad utilizzare le tisane Ricola per specialità calde e fredde, cercando di dare forma attraverso colori, aromi e decorazioni, alle emozioni che provo guardando un paesaggio o dagli incontri. Alla base c'è una grande ricerca e conoscenza delle materie prime, i tentativi per ottenere l'effetto desiderato, ma il giudizio supremo è sempre quello del cliente cui sottopongo le mie creazioni. Oggi un buon drink non è più la bomba alcolica di un tempo, ma deve rappresentare un'esperienza, un'occasione di conoscenza. Nel bar dell'hotel Capo Nord e all'Aphrodite, con i miei sei dipendenti realizziamo una media di 250 cocktail a base di tisane, e se i classici Spritz Aperol, Cuba Libre, Mojito, Pia Colada ed altri ancora non possono mancare, mi fa però piacere vedere che l'Albarella Spritz, l'Emma Rose, il Mojito con la camomilla o le altre mie creazioni, siano molto più richiesti ed apprezzati». 

I suoi clienti le chiedono ancora l'Esse Emme che l'ha reso campione mondiale?
«Certo, è una curiosità che un po' tutti vogliono provare quando capiscono chi hanno di fronte. È una cosa che mi dà grande soddisfazione, perché il cocktail porta il nome di Sandro Murari cui ero molto legato e la vittoria di Pechino è arrivata nonostante non godessi di grande considerazione tra gli addetti ai lavori. Aiutandomi con la preghiera e rimanendo concentrato sull'obiettivo, sono però riuscito a trasformare tutto ciò in motivazioni. A guardare bene, poi, c'è un filo che lega l'Esse Emme (vodka, parfait amour, distillato di pesca, curaçao blu, panna, sciroppo di fragola) e l'Albarella Spritz, e questo aiuta a conquistare la fiducia dei clienti e ad indirizzarli verso nuove frontiere del bere».

La sua è una vita fatta di incontri, record e riconoscimenti. Quale sarà il suo futuro?
«Io mi vedo un po' come Ulisse: da cinquant'anni mi muovo su una zattera, con alcuni marinai persi in qualche isola, altri incantati da Circe o dalle sirene, mentre io proseguo il mio viaggio alla ricerca di Itaca. Sarà così anche al termine di questa stagione. Di sicuro c'è solo il nuovo libro a cui sto lavorando, un racconto di tutto ciò che ho visto nei posti in cui ho lavorato, le esperienze positive come quelle negative, gli insegnamenti ricevuto, le soddisfazioni raccolte e una carrellata di idee e di cose da evitare per gestire un'attività. E naturalmente nuove ricette per cocktail e mocktail».

Ultimo aggiornamento: 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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