Maxi-discarica abusiva sequestrata dalla Finanza nell'azienda di rottami

Giovedì 28 Marzo 2019
Il materiale trovato nello sfasciacarrozze
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CANARO - Ancora rifiuti: circa 1.500 tonnellate catalogabili come speciali o pericolosi, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Canaro. Si tratta di rifiuti da autodemolizione, quindi carcasse di auto, parti come paraurti, pneumatici, sportelli, ma anche parti di motore e batterie esauste, accatastati in mancanza delle necessarie autorizzazioni, all’interno di un capannone di circa 1.800 metri quadrati e su oltre 2mila metri quadrati di terreno, dove, fra le altre cose, risultavano posizionati bidoni, motori e batterie usate con percolazione di liquidi. Formalmente una discarica abusiva per le Fiamme gialle della Tenenza di Occhiobello, che dopo l’ultima riorganizzazione fa parte del Gruppo di Rovigo, guidato dal tenente colonnello Sebastiano Rizzo, che hanno condotto le indagini, così come per il pubblico ministero che le ha coordinate e ha disposto il sequestro. A sufficienza per far scattare i sigilli e denunciare il responsabile della società per getto pericoloso di cose e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.  
L’AREA
Non si tratta di una delle tante ditte di autodemolizioni della zona, aperte al pubblico e con le insegne lungo la strada. Anzi, la superficie occupata risulta parzialmente in condivisione con un’altra azienda. E i finanzieri, fra l’altro, sono arrivati al capannone nell’ambito di un’indagine di altra natura. Ma quando si sono trovati davanti alle montagne di rifiuti, hanno subito verificato e avviato ulteriori accertamenti, fino a quando non è scattata l’operazione di sequestro dell’intera area produttiva.
Sulla quale ora condurranno ulteriori accertamenti anche i tecnici dell’Arpav, per caratterizzare nel dettaglio le tipologie di rifiuti e valutare le eventuali ripercussioni ambientali. Nel dettaglio, come si sottolinea in una nota del Comando provinciale della Finanza di Rovigo, «i militari hanno apposto i sigilli a una montagna di carcasse di auto, sacchi contenenti rifiuti indifferenziati quali carta, plastica, materiali ferrosi; parti di autoveicoli (paraurti, motori, pneumatici, sportelli) bidoni, legno, stoffe, fili elettrici e batterie esauste, il tutto depositato alla rinfusa e in alcune zone accatastato in maniera incontrollata sia all’interno che all’esterno del capannone». Questa importante operazione si specifica, «conferma il fondamentale ruolo di Polizia economico-finanziaria svolto dalla Guardia di Finanza la cui costante azione è rivolta, oltre che alla tutela del territorio e dell’ambiente e quindi a protezione dei beni collettivi». Da parte del sindaco di Canaro Nicola Garbellini, che spiega di non aver ancora avuto alcun tipo di notifica formale, arriva la sottolineatura dell’importanza di tenere alta l’attenzione sul fronte ambientale e dell’attività della Finanza. Il primo cittadino, ribadisce «la piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine nell’accertamento delle responsabilità».
Ultimo aggiornamento: 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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