Travolto e ucciso da un'auto in bici da corsa, muore pensionato di 65 anni

Martedì 6 Agosto 2019
la bici da corsa di Fernando Gambaro
CRESPINO - Era in sella alla propria bici da corsa quando è stato investito da un’auto. E la vita di Fernando Gambaro, 65 anni, di Rovigo, si è così tragicamente interrotta nel tardo pomeriggio di ieri, attorno alle 18.30, a Crespino, all’incrocio fra via Selva e la Provinciale 33 Eridania, la strada che da Polesella arriva fino a Curicchi. Secondo quanto è stato ricostruito, anche se la dinamica è comunque ancora al vaglio, il 65enne rodigino, pensionato, residente in Tassina, durante il suo giro in bici, arrivando da Selva di Crespino, si sarebbe immesso sulla Provinciale 33, superando il piccolo svincolo che si trova all’intersezione a “T”, quando una Seat Leon che invece arrivava da Guarda Veneta e andava in direzione est, verso Crespino, lo ha colpito in pieno. Il ciclista è stato sbalzato sull’asfalto e le ferite che ha riportato nell’impatto sono risultate letali.  
SOCCORSI VANI
Purtroppo, infatti, è risultata vana la corsa dell’ambulanza del Suem, che si è precipitata sul posto a sirene spiegate dopo la chiamata arrivata al 118. E’ stato proprio il 28enne di Porto Tolle, F.S. le sue iniziali, che si trovava al volante dell’auto e che si è fermato immediatamente dopo l’incidente, tentando di prestare soccorso, a telefonare, sotto choc, chiedendo aiuto. Ma il medico, una volta arrivato, ha solo potuto constatare l’avvenuto decesso del 65enne. Sul posto sono subito accorsi anche i carabinieri, ai quali è toccato il compito di eseguire i rilievi per cristallizzare gli elementi che possano portare a una precisa ricostruzione della dinamica dell’incidente, quello di regolare il traffico fino alla completa rimozione dei mezzi, nonché, quello ben più gravoso, di informare la moglie del morto della tragedia che si era appena compiuta.
I due mezzi, sia la vecchia bicicletta da corsa, con la parte posteriore completamente distrutta, sia la nuova Seat Leon, con i segni dell’impatto sul parafango destro, sono state poste sotto sequestro secondo quanto è stato subito disposto dal pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Francesco D’Abrosca, che probabilmente disporrà una perizia cinematica e che valuterà l’opportunità di eseguire o meno l’autopsia sul corpo del 65enne, essendo purtroppo chiara la causa del decesso. Il giovane guidatore dell’auto è stato sottoposto all’alcoltest, il cui esito è risultato negativo. La dinamica dell’incidente, l’ennesimo che vede coinvolto un ciclista negli ultimi mesi, in ogni caso, resta da accertare.
Ultimo aggiornamento: 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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