Positivi oltre quota 5mila: nel Polesine ritorna l'emergenza posti letto

Venerdì 22 Luglio 2022 di Francesco Campi
Ritorna l'emergenza posti letto

ROVIGO - Superata la soglia dei cinquemila polesani positivi, mentre gli ospedali si trovano a fronteggiare un aumento non tanto o non soltanto dei pazienti Covid, ovvero quanti arrivano con sintomatologia Covid, ma dei pazienti Covid per caso, come vengono chiamati nei corridoi dei reparti, ovvero i ricoverati per altre patologie che vengono però trovati positivi al tampone d'ingresso, il cui numero crescente sta iniziando a creare problemi logistici non di poco conto. E dal 15 luglio è stata avviata una nuova riorganizzazione dei posti letto della Chirurgia di Adria per la riapertura di un'area Covid.

REPARTI RIAPERTI
«Presso i 16 posti letto Covid del primo piano saranno accolti i pazienti riscontrati occasionalmente positivi, in assenza di sintomatologia Covid-correlata, e attribuiti a un ricovero di area medica o chirurgica di Adria». Posti che si aggiungono ai 13 attivati dal 7 luglio al settimo piano del corpo M1 dell'ospedale di Rovigo, che si aggiungono ai dieci di Malattie infettive, dove vengono ospitati i pazienti Covid veri e propri, e a quelli attivati all'interno degli altri reparti: uno in Rianimazione, uno in Unità intensiva coronarica, quattro nel Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura, sei nell'area materno-infantile. Con l'ospedale di Trecenta che mantiene al momento attivi tre posti letto di Terapia intensiva, dieci di semintensiva e altrettanti per acuti Covid, e sei di ospedale di comunità.
Da questo si capisce cosa significhi questa quinta ondata, la prima estiva, che sta nuovamente mettendo sotto pressione le strutture ospedaliere nonostante l'aggressività del virus, in queste nuove varianti di Omicron, appaia sempre più simile a quella delle classiche influenze e fortunatamente lontana da quella del primo Covid.

In questo momento, secondo quanto riportato nel bollettino di ieri di Azienda zero, non ci sono ricoverati Covid in area intensiva. Ma quelli nei posti letto per acuti sono saliti a 53: 26 all'ospedale di Rovigo, 16 all'ospedale di Trecenta, dieci all'ospedale di Adria e uno nella Casa di cura Città di Rovigo, oltre a un degente nell'ospedale di comunità Covid del San Luca. Una settimana fa erano 48, tre dei quali in area intensiva.

CONTAGI IN CALO
Tuttavia, a fronte di un ulteriore passo avanti dei ricoveri, la diffusione del virus sembra iniziare a rallentare. Perché seppur i polesani con positività accertata in corso siano saliti a 5.125, il numero di contagi giornalieri riportato nel bollettino di ieri era pari a 394. Un numero consistente, ma inferiore ai 454 di una settimana fa. A confermare il rallentamento, anche l'analisi della Fondazione Gimbe che evidenzia come nella settimana dal 13 al 19 luglio il numero di casi complessivi emersi in provincia sia calato del 3,6% rispetto alla settimana precedente, passando da 1.217 nuovi casi ogni 100mila abitanti a 1.173. Valori ancora alti, ma in leggera riduzione. Fra l'altro, a parte Belluno, il dato è generalizzato in tutta la regione: in Veneto, come si spiega nell'analisi della Fondazione Gimbe, se si registra una performance in peggioramento per il numero di persone attualmente positive, salite a 2.187 ogni 100mila abitanti, emerge una diminuzione dei nuovi casi accertati con una media regionale pari esattamente alla riduzione polesana, 3,6%, rispetto alla settimana precedente. Nell'ultima settimana, i nuovi casi per 100mila abitanti vedono prima Vicenza con 1.286, meno 2,5% rispetto alla settimana precedente, poi Padova con 1.268 pari a ben il meno 7%, Venezia con 1.258, meno 3,2%, Treviso con 1.254, in leggera flessione dello 0,9%, poi Rovigo con 1.173 e il meno 3,6%, seguita da Belluno con 1.133, unica provincia che fa registrare una crescita, pari al 4,9%, infine Verona con 1.038 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti e una riduzione del 5,3% rispetto alla settimana precedente.
 

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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