Pandemia da Covid: «Nordest a rischio alto». Corsa alla quarta dose

In 24 ore oltre 45mila booster in Italia È il dato più alto rilevato da febbraio

Sabato 16 Luglio 2022 di Al.Va.
Pandemia da Covid: «Nordest a rischio alto»

Quarta dose del vaccino anti Covid agli over 60, c'è una netta accelerazione della campagna di profilassi: l'ultimo dato disponibile, riferito alla giornata di giovedì, è di 55mila somministrazioni in tutta Italia, con oltre 45mila quarte dosi, livello mai raggiunto finora da febbraio, da quando cioè sono iniziate le inoculazioni dei booster. In totale, secondo il sito del governo, sono 138.676.081 le dosi somministrate in Italia, un milione e mezzo quelle per la quarta dose. In termini assoluti, era dal 25 marzo che non si avevano tante vaccinazioni giornaliere. E in confronto alla scorsa settimana sono più che raddoppiate: il 7 luglio erano state 25.815, con 16 mila quarte dosi. Boom anche in Veneto: mercoledì, primo giorno di apertura delle prenotazioni, ci sono state 11.034 richieste; giovedì 12.020; ieri, dato aggiornato a mezzogiorno e quindi con una stima di almeno il doppio, 3.544. In Friuli Venezia Giulia ieri alle 12 altre 2.129 prenotazioni, sempre per la quarta dose.


I CONTAGI
A indurre gli over 60 a proteggersi dal Covid è essenzialmente la diffusione dei contagi. «Nonostante qualche piccolo segnale di miglioramento - ha detto il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza - la velocità di circolazione virale è ancora molto elevata». Di qui l'invito a over 60 e fragili ad «effettuare la quarta dose» contro forme più gravi della malattia. Otto le regioni a rischio alto secondo il rapporto dell'Istituto superiore di sanità: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto.
Proprio in Veneto nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 9.264 nuovi casi di Covid-19 per un totale da inizio pandemia di 1.989.411.

Il bollettino regionale segnala altre 13 vittime, che portano a 14.911 il dato complessivo dei morti. E sono tantissime le persone attualmente positive e quindi costrette all'isolamento: a ieri in tutto il Veneto ne risultavano 107.751 con un aumento in appena 24 ore di 905. In calo, invece, i ricoveri: 917 quelli in area non critica (-6) e 36 (-8) quelli in terapia intensiva. È così che la gente è tornata a vaccinarsi: l'altro ieri sono state 1.085 le dosi somministrate, di cui 1.031 le dosi booster. Solo 15, però, le prime dosi.


LE VARIANTI
In Veneto le sottovarianti del virus Sars-CoV2 note come Omicron BA.4 e BA.5 sono salite in un mese fino a diventare quelle più diffuse: complessivamente hanno raggiunto una prevalenza dell'89,8%. Il dato è emerso nell'ambito dell'attività di sorveglianza coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità svolto in regione dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) sui campioni positivi per Covid-19 notificati in Veneto il 5 luglio 2022. Omicron BA.5 è passata da una frequenza del 22% di giugno al 75,8% a luglio, diventando la variante prevalente.


IL SONDAGGIO
Intanto il Cimo-Fesmed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha reso noto il risultato di un sondaggio in Veneto effettuato a giugno e luglio e presentato a livello preliminare alla Quarta commissione del consiglio regionale. Risulta che le condizioni di lavoro durante il periodo Covid-19 hanno influito «molto» o «abbastanza» sulla salute psico-fisica del 71,1% del personale medico. In questo stesso periodo il 70,3% dei dottori dipendenti nelle corsie regionali ha subito un'aggressione fisica o verbale. Dei medici consultati - 128 questionari sui circa 1.000 inviati agli iscritti della Federazione a fronte di 7.054 medici dipendenti del Veneto - il 59,4% ha risposto di aver contratto il Covid-19. «Con tutti i limiti di questo sondaggio - ha detto il presidente regionale del sindacato, Giovanni Leoni - i dati sono preoccupanti».


IL PLAUSO
Da Roma giunge invece un plauso alla sanità veneta. Il decimo Rapporto sulle performance regionali elaborato da Crea Sanità (Centro per la ricerca economica applicata in sanità), presentato ieri in Senato, assegna infatti al Veneto il primo posto dopo aver valutato vari parametri, dall'appropriatezza all'innovazione. «Una promozione piena che dedico a tutti i lavoratori della nostra sanità», ha commentato il governatore Luca Zaia.

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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