ROVIGO - È il momento della messa in sicurezza delle strade, grazie a un milione di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza ottenuti dal Comune nel novembre 2021 attraverso il ministero dell’Interno. «Tra pochi giorni - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto - partiranno gli interventi di riqualificazione delle strade inserite nel progetto. Si tratta delle vie Calatafimi, Busovecchio e Bissara. Le opere consistono nel rifacimento della massicciata, il rinforzo degli argini sui quali poggiano le strade e alla fine nuove asfaltature».
Dopo il completamento dei percorsi ciclabili e pedonali, i cui lavori sono stati consegnati lunedì alla ditta incaricata, le ristrutturazioni di tre ponti cittadini che hanno preso il via a inizio autunno da quello di via Martiri di Belfiore e che successivamente interesseranno il Rezzinella in viale Amendola e il Bassanello in viale Porta Po, con il mega impianto di smaltimento delle acque bianche installato per salvare piazza Ungheria dai frequenti allagamenti ormai a fine cantiere, con la messa in sicurezza delle tre strade comunali situate in frazione prendono forma i primi quattro progetti finanziati dal Pnrr nel capoluogo.
GLI INTERVENTI
Come detto, le strade interessate sono tre, due delle quali in frazione. Inizialmente era stata inserita anche via Santa Caterina che attraversa il centro abitato di Roverdicrè, ma «in quel caso i lavori sono stati anticipati» spiega Favaretto. Nel programma ci sono via Calatafimi, che correndo parallelamente al Ceresolo collega il capoluogo da viale Porta Adige a Sarzano innestandosi su via dei Mille, via Busovecchio che collega Roverdicrè a Grignano, da anni al centro delle proteste dei residenti per via delle sue condizioni cui l’amministrazione nel 2020 ha posto pure una toppa, provvedendo a farla asfaltare, ma lo stato precario in cui versa ha provocato, nel giro di pochi mesi, nuovi evidenti cedimenti del fondo stradale, infine via Bissara a Concadirame, sottile striscia di asfalto che si snoda tra distese di campi appena fuori il centro abitato.
«Sono tre strade che corrono a ridosso di argini di canali o scoli d’acqua - puntualizza l’assessore - per questo è richiesto, oltre al rifacimento della massicciata, anche il rinforzo degli argini in alcuni punti».
LA CATTIVA NOTIZIA
Restando nell’ambito dei progetti Pnrr, si spengono le speranze di vedere realizzate le opere pianificate nell’ambito del bando Italia city branding della presidenza del Consiglio dei ministri. Progetti per i quali Rovigo aveva ottenuto un finanziamento di circa 700mila euro per realizzare le varie fasi progettuali, dallo studio di fattibilità fino al progetto definitivo-esecutivo e che riguardano la riqualificazione di quattro siti del centro: piazza Annonaria, l’ex forno comunale, l’ex Comando dei vigili urbani di piazza Garibaldi e l’ex caserma dei vigili del fuoco di via Donatoni. Nei mesi scorsi Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impres del ministero dell’Economia, aveva inviato una lettera a Palazzo Nodari nella quale annunciava di essersi attivata per reperire le risorse necessarie a finanziare la realizzazione dei progetti che si sono qualificati ai primi 100 posti del bando, grazie a un riparto di fondi Pnrr non assegnati. Rovigo ha accarezzato l’idea di ottenere il finanziamento da circa 6 milioni richiesto, ma sembra che la lettera non abbia avuto un seguito. Ovvero, i fondi non sono stati assegnati.
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