ROVIGO - Viola di freddo: ieri mattina, gelida accoglienza per docenti e studenti dell'Itis. Una delle grandi caldaie del plesso scolastico, infatti, era andata in blocco e, all'apertura della scuola l'atrio e le aule avevano quasi la stessa temperatura dell'esterno. E, non essendo una giornata particolarmente calda o soleggiata, c'era da battere i denti. Proprio per questo, una prima fetta degli 800 studenti ha accolto con calore l'idea di non varcare la soglia della propria classe e voltato i tacchi tornandosene subito al calduccio della propria casa. Sul fatto che poi siano davvero tornati a casa non c'è da giurarci, in ogni caso, hanno preferito non sfidare il freddo e non rimanere a scuola. I più intrepidi, invece, sono arrivati ai rispettivi banchi, dove si sono seduti, ma senza togliersi giacche e berretti.
Come raccontano due studenti, «quando siamo arrivati a scuola abbiamo subito sentito il freddo e, toccando i termosifoni, ci siamo accorti che erano ghiacciati. C'è stato detto che c'era un problema con la caldaia e che sarebbero intervenuti i tecnici. Qualcuno è uscito subito, noi siamo andati in classe, però era gelido: ci siamo scritti anche con dei ragazzi di altre classi per capire cosa facessero, poi abbiamo deciso di uscire tutti. Era davvero troppo freddo». A spanne, almeno un terzo dei ragazzi sembra aver colto al volo l'occasione. Indubbiamente, il disagio è stato notevole, vista anche la fredda e umida mattina di ieri. Nel frattempo, però, i tecnici che sono stati subito chiamati e che si sono immediatamente messi al lavoro, sono riusciti a far ripartire l'impianto. Tuttavia, prima che tutta la scuola raggiungesse una temperatura decente è passato altro tempo. Come spiega la dirigente scolastica dell'Iis Viola Marchesini Isabella Sgarbi, «abbiamo una perdita nell'impianto per cui al mattino abbiamo trovato le aule fredde. La Provincia è prontamente intervenuta e alle 9.30 è ripartito il riscaldamento della zona A e alle 10.30 quello della zona B». Il problema è che gli operai inviati dalla Provincia sono sì riusciti a rimettere in funzione l'impianto superando il blocco, ma non a individuare la perdita che aveva provocato la fuoriuscita di acqua, motivo per cui anche oggi torneranno al Viola per le verifiche del caso.