Caldaia rotta, dieci gradi nelle aule: il sindaco chiude per due giorni la sede del Bronx del Leomajor

Martedì 22 Novembre 2022 di Sara Carnelos
La sede del Leomajor al Bronx

 Dopo due settimane al freddo, la decisione presa al termine di un pomeriggio fatto di trattative e dialoghi dell’ultimo minuto: la sede staccata del Bronx del liceo Leopardi Majorana chiude per due giorni.

Oggi e domani. Lo ha stabilito il sindaco Alessandro Ciriani con un’ordinanza arrivata in formato digitale alla scuola nel tardo pomeriggio di ieri. Si è anche evitato un momento di tensione, perché gli studenti - stando a quanto ha riferito lo stesso primo cittadino - erano pronti addirittura a un corteo in direzione del Municipio. Il responsabile amministrativo dell’istituto, però, è l’Edr e non il Comune. In extremis, poi, è scattata anche la didattica a distanza, autorizzata per 48 ore dall’Ufficio scolastico regionale. 


I FATTI


«Secondo le ultime misurazioni - ha spiegato il sindaco Ciriani - il termometro nelle classi del Bronx era arrivato a 10-12 gradi. Abbiamo ricevuto diverse proteste da parte dei genitori e dei ragazzi. Sentiti il prefetto e l’Edr, abbiamo deciso di chiudere per due giorni». La ditta Chiurlo, che si occupa del sistema di riscaldamento, ha garantito un intervento entro la mattinata di domani, dopodiché il problema dovrebbe essere risolto. «È stato un grande lavoro di squadra - ha spiegato la dirigente Rossana Viola - e devo ringraziare la dirigente comunale Maraston, il sindaco e l’Edr. Fortunatamente siamo riusciti ad attivare la dad e a non far perdere giorni di scuola ai ragazzi, anche se non in presenza». Interessate dal provvedimento 29 classi. 


L’ANTEFATTO


Gli studenti erano pronti allo sciopero. «Noi siamo sensibili rispetto alle problematiche ambientali e al caro energia - aveva detto il rappresentante Zanette ma sappiamo anche che la legge non consente di fare lezioni a 13-14 gradi». Il rappresentante ha fatto sapere l’estrema disponibilità della dirigente Rossana Viola, che si è attivata per risolvere la questione. Ha cercato di mostrare solidarietà lavorando nella sede del Bronx. «L’intervento della nostra dirigente – fa sapere il giovane rappresentante – è avvenuto due settimane. A questo punto sarebbe auspicabile la didattica a distanza - aveva proseguito lo studente -. Alcuni ragazzi hanno deciso di non venire a scuola e anche su questo punto la dirigente si è dimostrata solidale, in sostanza giustificando chi a causa del troppo freddo si è assentato. Dal momento che il Comune ha preso la decisione di chiudere, lo sciopero non si farà». 

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