I restauri svelano preziosi affreschi alla basilica di Santa Maria Assunta della Tomba

Venerdì 11 Novembre 2022 di Guido Fraccon
Uno degli affreschi affiorati nel tempio

ADRIA - La basilica di Santa Maria Assunta della Tomba svela il suo antico volto durante una conviviale della lista civica Bobosindaco. Dalle nebbie del tempo riemerge un grandioso dipinto, misconosciuto ai più. Ne ha parlato durante l’incontro sul tema della valorizzazione del territorio, l’architetto Luca Sacchetto, direttore dei lavori in basilica durante le operazioni di restauro conservativo e consolidamento statico dell’edificio sacro resosi necessari dopo che un fulmine, nell’agosto del 2007, aveva distrutto il campanile. A fare gli onori di casa, il leader della civica Massimo Bobo Barbujani ed il presidente Luca Trombini. Accanto a Sacchetto anche il collega Andrea Barasciutti ed il geometra Paolo Munari.

LA SCOPERTA

«Durante i lavori di restauro conservativo della chiesa - ha premesso Sacchetto - precisamente all’altezza della seconda e terza campata della navata laterale, sono emerse delle macchie di colore rosso. Queste ombre ci hanno subito messo in allarme. Abbiamo presunto che sotto ci fosse una pellicola pittorica. Grazie ad una prima indagine esplorativa, infatti, abbiamo rintracciato la figura di un angelo. Successivamente sono affiorati altri figure simili anche se il dato più interessante è stato scoperto solo in un secondo momento».
Secondo l’analisi effettuata allora da Sacchetto le immagini pittoriche sarebbero localizzate solo in quest’area. «Le altre campate sono in muratura mentre queste sono state costruite in arelle e centine in legno. Quest’area, inoltre, è la parte più antica dell’edificio sacro, una zona che non ha mai subito modifiche durante i vari ampliamenti della struttura. In accordo con la Soprintendenza pertanto abbiamo portato a compimento dei saggi esplorativi per fare luce su cosa esattamente ci fosse sotto. Una volta espletati i sondaggi, sono emerse quattro figure di santi (i quattro evangelisti ?, ndr) e numerose figure di angeli. C’è un santo circondato letteralmente da una nuvola di angeli ed un altro che tiene una cordicella in mano. Ed ancora, dei canestri di fiori con decori in oro e delle balaustre».

PROGETTO PITTORICO

L’opera risalirebbe alla metà dell’800 «È difficile dire - ha spiegato Sacchetto - chi rappresentano i santi. Prima di ulteriori considerazioni si dovrà riportare alla luce tutta la volta sperando anche di rintracciare la firma dell’autore o degli autori» . Secondo il punto di vista di Sacchetto, avallato anche dalla Soprintendenza, ci si troverebbe di fronte ad un vero e proprio progetto pittorico. «Non è sicuramente qualcosa di estemporaneo: abbiamo trovato le incisioni dei cartoni che servivano per gli schizzi delle immagini. Ci sono inoltre degli evidenti segni bianchi che fanno propendere per un progetto ben definito, studiato accuratamente e di ottima fattura».
Si riuscirà un giorno ad ammirare il tutto? «L’autorizzazione a riportare la luce la volta ed il restauro conservativo l’abbiamo già ottenuta. Mancano i finanziamenti». L’operazione era stata quantificata una decina di anni fa in circa 150mila euro.
 

Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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