Terza corsia, Il record dell'A4, stato d'emergenza prorogato: seimila giorni. Commissario sino a fine 2024

Martedì 20 Dicembre 2022 di Angela Pederiva
la protesta dei sindaci


VENEZIA - Seimila giorni in stato di emergenza. Non basteranno per veder completati i lavori della terza corsia sull'A4 Venezia-Trieste, la cui conclusione è stimata nel 2026, ma tant'è: decretata per la prima volta l'11 luglio 2008 dall'allora premier Silvio Berlusconi, venerdì scorso la dichiarazione è stata prorogata per la decima volta dall'attuale presidente Giorgia Meloni, allungando così fino al 31 dicembre 2024 i poteri commissariali al momento in capo al governatore friulgiuliano Massimiliano Fedriga. «È una buona notizia che consente di continuare a fare tutto il possibile per risolvere problemi che, nel tratto che coinvolge il Veneto, sono quotidiani e spesso causa di gravi incidenti», commenta il suo omologo veneto Luca Zaia, alla vigilia dell'incontro che i sindaci veneziani avranno con Sergio Mattarella.


LA SOLUZIONE
Erano state proprio le due Regioni, con una nota congiunta spedita a Roma la scorsa estate, a chiedere la proroga della gestione commissariale nella tratta Quarto d'Altino-Trieste e nel raccordo autostradale Villesse-Gorizia, «per garantire la sollecita realizzazione di tutte le iniziative ancora in corso di espletamento», vale a dire le procedure burocratiche e gli interventi costruttivi necessari all'allargamento della carreggiata che costituisce il punto nero della viabilità a Nordest.

Nelle ultime settimane del governo Draghi, il ministero delle Infrastrutture aveva già trasmesso il proprio parere favorevole, condividendo così «la soluzione di prevedere la proroga di ulteriori 24 mesi dello stato di emergenza». Il tema è stato poi affrontato dal Consiglio dei ministri il 16 dicembre, quando la premier Meloni ha sottoscritto il decreto, controfirmato anche da Nello Musumeci in qualità di ministro per la Protezione Civile. Non a caso è stato il capo dipartimento Fabrizio Curcio ad inviare l'atto ai leghisti Fedriga e Zaia, il quale ieri ne ha dato notizia, cogliendo anche l'occasione «per ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, si stanno adoperando per garantire giorno dopo giorno più sicurezza e migliore viabilità».


AL QUIRINALE
Un'urgenza di cui domattina i 22 primi cittadini della Venezia Orientale parleranno al presidente Sergio Mattarella. «Vecchie e nuove sfide ci aspettano: prossima tappa il 21 dicembre, saremo al Quirinale per il tratto mancante dell'A4 e avanti poi con quanto condiviso e stabilito», conferma Gianluca Falcomer, che indossa la fascia tricolore di Cinto Caomaggiore ed è appena stato riconfermato alla guida della Conferenza dei sindaci della Venezia orientale. Nel fine settimana è rimasto chiuso per una notte un segmento di 5 chilometri tra Portogruaro e Latisana, per consentire l'adeguamento della vecchia carreggiata verso Trieste e la cucitura con quella nuova. Ma per i 24 chilometri tra Portogruaro e San Donà di Piave è tuttora in corso la gara d'appalto. Sulla questione il senatore dem Andrea Martella, insieme ai colleghi del gruppo, ha depositato una mozione che impegna il Governo a «garantire quanto più possibile la tutela dell'incolumità degli utenti, la riduzione del rischio di incidenti ed un flusso più scorrevole del traffico, anche attraverso l'utilizzo di safety car, l'aumento della presenza della Polizia stradale e l'incremento dei controlli», nonché «a proseguire il commissariamento, anche oltre il 31 dicembre 2022». La proroga è stata appunto disposta sino alla fine del 2024, quando sull'A4 Venezia-Trieste a due corsie saranno trascorsi 6.017 giorni in stato di emergenza.

 

Ultimo aggiornamento: 19:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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