Terna e Enel piano anti "black out"
dopo l'incubo dell'anno scorso

Mercoledì 19 Novembre 2014
Terna e Enel piano anti "black out" dopo l'incubo dell'anno scorso
Niente più black out: Enel e Terna dichiarano guerra ai disservizi elettrici. E mettono in campo un piano strategico contro ghiaccio, neve e maltempo. Una vera e propria «Operazione anti-black out», presentata ieri a Belluno, nel corso di un vertice con Prefettura, Protezione Civile, forze dell'ordine, Veneto Strade, Anas, Rfi e compagnie telefoniche. La paralisi elettrica di Natale dello scorso anno, che lasciò al buio per diversi giorni oltre 60mila utenze tra Cortina, il Cadore, l'Agordino e l'Alto Bellunese, è solo un pallido ricordo. Un ricordo, però, su cui maturare un'esperienza utile a prevenire future emergenze.



Terna Rete Italia ha ricordato le cause dei disservizi dello scorso inverno, riconducibili per il 70% alla caduta di piante poste al di fuori della fascia di rispetto e per il 30% alla formazione dei manicotti di ghiaccio da «wet snow». Per prevenire i danni causati dalla caduta di piante, Terna sta procedendo con un piano straordinario di taglio, estendendolo al di fuori della fascia di rispetto (fino a 30 metri dall'asse linea), con il consenso degli enti competenti e dei proprietari. Per prevenire invece la formazione dei manicotti di ghiaccio, si è appena conclusa l'installazione sperimentale di 164 dispositivi antirotazionali sui conduttori (contrappesi). Per accelerare, anche in presenza di condizioni meteorologiche avverse, le eventuali operazioni di ripristino delle linee elettriche, è in corso un programma di installazione nelle stazioni elettriche di dispositivi per la localizzazione dei guasti in linea, le cui informazioni trasferite in tempo reale al personale di Terna reperibile 24 ore su 24 miglioreranno l'efficacia delle azioni di pronto intervento. Su sollecitazione del prefetto di Belluno, Terna ha suggerito due possibili azioni migliorative del coordinamento in caso di emergenza: la messa a disposizione di mezzi speciali per trasferire materiali, attrezzature e personale su cantieri accessibili solo mediante strade secondarie; e il supporto al personale che effettua gli interventi di ispezione e riparazione da parte di esperti del soccorso alpino e della protezione civile, in presenza di rischio valanghe.



Se Terna previene il black out sulle linee elettriche di trasmissione, Enel fa lo stesso sugli elettrodotti di distribuzione. Il copione non cambia: 140 chilometri di linee nuove o ricostruite; una nuova cabina primaria a Somprade; taglio piante lungo 426 chilometri di linee; un piano di emergenza rinforzato. I cantieri previsti sono complessivamente 75. Il piano di Enel prevede la ricostruzione di 118 chilometri di tratti di linee di media tensione, in parte in cavo interrato, in parte sul precedente tracciato, utilizzando cavi isolati di nuova tecnologia che garantiscono una maggior resistenza al sovrappeso dei manicotti di ghiaccio e la continuità del servizio anche nel caso di contatto con la vegetazione circostante. Attualmente il 51% dei cantieri è completato mentre i rimanenti hanno uno stato di avanzamento medio del 40% e saranno conclusi, condizioni meteo permettendo, entro il 2014. Sono al lavoro circa 140 tecnici. L'investimento previsto nel 2014 è di 9 milioni di euro. Senza dimenticare il taglio delle piante: il consueto piano annuale è stato integrato da interventi mirati individuati da un apposito rilievo. Tra fine novembre e inizio dicembre sarà completata la pulizia delle fasce di rispetto lungo quasi 430 km di linee.
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 07:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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