Tasi, ultima rata: la prima casa
risparmia. In aumento a Venezia

Domenica 30 Novembre 2014
Tasi, ultima rata: la prima casa risparmia. In aumento a Venezia
Dinnanzi alla Tasi ogni Comune fa storia a sè: ci sono cittadini che dovranno pagare di più, altri che invece sborseranno di meno. Unica certezza è che entro il 16 dicembre si dovrà pagare la seconda rata e che a conti fatti a Nordest, esclusa Trieste e Udine la prima casa alla fine dei conti pagherà di meno rispetto all’Imu. Un dato in parte in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove è solo un Comune su sue ad ave agito di forbice.



Il Nordest è davvero a macchia di leopardo, all’interno dello stesso comune ci sono categorie che si sono viste lievitare la tassa, altre invece no.

La stangata Tasi-Imu a Padova colpisce duramente. In città la Tasi si applica alle abitazioni principali, ed è l’unico caso di "ribasso" rispetto all’Imu. Non si applica ad altre tipologie di immobili già soggetti ad Imu, come quelli locati o a disposizione, negozi, capannoni, aree edificabili, in quanto l'aliquota per essi deliberata è zero.



Se si prende ad esempio in esame una casa data in affitto, nel 2011 si pagavano 709 euro, nel 2014, 1686 euro (+138%). Ancora più pesante la stangata per i capannoni: chi nel 2011 pagava 2299, ora dovrà sborsare 4.441 euro (+93%). Per non parlare dei negozi dove la crescita è arrivata addirittura al 140 per cento (da 533 euro a 1.281 euro).

In provincia di Venezia la Tasi sarà più cara dell'Imu. Nei 44 comuni del veneziano solo in 3 casi la Tasi costerà meno dell'Imu 2012 sulla prima casa. Le più tartassate saranno le abitazioni del ceto medio e questo per il venir meno delle detrazioni. A Venezia, ad esempio, una abitazione principale in classe catastale A3, e con una rendita annua media di 599euro, pagherà 192euro di Tasi, quindi 39euro in più rispetto all'Imu. Un aumento contenuto, anche perché il comune di Venezia ha comunque previsto un ampio ventaglio di detrazioni. In altri importanti comuni veneziani il rincaro sarà più pesante, come a Chioggia (+127euro), Dolo (+148euro) e Marcon (+102euro).



Il Comune di Treviso, sulla prima casa, ha stabilito un'aliquota Tasi all'1,6‰, ma, al tempo stesso applica una detrazione di 200 euro, che di fatto azzera l'imposta per una larga fascia di residenti. Negozi e cinema sfitti pagano lo 0,8‰, altri immobili il 2,5‰. Negli altri centri maggiori della provincia, a Castelfranco la Tasi grava per il 2,8‰ sulle abitazioni principali, ma è stata neutralizzata su tutti gli altri fabbricati. A Conegliano, aliquota unica all'1,9‰, mentre Montebelluna ha fissato il massimo, 3,3‰, sulla prima casa e il 2,5‰ per le altre tipologie. Mogliano ha deciso il 2‰ sulle abitazioni principali di pregio, così come su negozi e laboratori, 2,5‰ sulle altre abitazioni. Ad Oderzo, residenze principali al 2,5‰ e altri immobili all'1‰, a Vittorio Veneto, rispettivamente, al 2‰ e all'1‰.

Ma ci sono anche Comuni dove la Tasi non si paga. In Friuli Venezia Giulia sono una cinquantina, capofila Gemona. La seconda e ultima rata Tasi del 2014 sarà inferiore a quella precedente pagata dai cittadini lo scorso mese di giugno, perché a luglio le aliquote sono passate dal 2,5 al 2,2 per mille. In base ad alcuni raffronti tra la vecchia Imu e l'attuale Tasi a Udine un appartamento di fascia media, con rendita di 582,31 euro, paga 215 euro (Imu 2012 191 euro), un appartamento con rendita di 750 euro, pagherà 277 euro (Imu 2012 di 304). 304). Tra coloro che pagheranno di meno rispetto al 2012 c’è anche Belluno, dove il "risparmio" sarà di almeno il 10 per cento (prima casa). Più consistente a Verona, -22 per cento, ma solo per la prima casa. A Rovigo risparmi consistenti per la prima casa, ma l’Imu resta ai livelli massimi.
Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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