Da videogiochi "sparatutto" ai video hot, al sexting e alle App per cybersex. «La sessualità dei giovanissimi inizia spesso sul web. I ragazzi oggi sono più liberi ma, forse, l'abbuffata multimediale sta nuocendo all'interesse per il sesso reale. E questo è vero soprattutto per i giovani maschi», leoni dietro lo schermo di pc o smartphone, ma «piuttosto inibiti nella vita reale, a differenza delle ragazze».
A spiegarlo è Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all'Università degli Studi di Padova e componente del nuovo Consiglio superiore di sanità, in vista del 34. convegno di Medicina della riproduzione che si tiene ad Abano Terme da giovedì 28 febbraio a sabato 2 marzo. Foresta e il suo team monitorano da anni la sessualità dei ragazzi italiani. «Il virtuale ha portato a cambiamenti importanti nella scoperta della sessualità: ci troviamo di fronte a maschi molto disinvolti sul web, ma sempre più inibiti nella vita reale, e a ragazze più disinvolte e pronte a cercare rapporti reali, come ci hanno dimostrato gli studi sui giovanissimi effettuati a Padova e Lecce, mentre sono in arrivo i dati di Napoli».
Di giovani e fertilità si parlerà ad Abano Terme, dove sono attesi oltre mille specialisti.
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