Il viaggio di Marco Polo, un "Milione" di racconti: da domani in edicola con Il Gazzettino

Venerdì 12 Gennaio 2024 di Alessandro Marzo Magno
Il Milione in edicola con Il Gazzettino

Era diventato un best seller "Il Milione" di Marco Polo, ovviamente per come possa essere best seller un libro copiato a mano su pergamena, quindi costosissimo (la pergamena più raffinata era su pelle di agnello: ogni foglio un animale) e lento da replicare.

Anche il suo autore era famoso, meglio: ricco e famoso, doveva tutto alla Cina, al Cataio, come si diceva allora. Lo avevano reso celebre l'enorme ricchezza che si era aggiunta a quella di una famiglia i Polo già benestante e la curiosità che suscitava quel mondo così lontano e sconosciuto qual era l'impero di Qubilai Qa'an, il sovrano mongolo governava la Cina.

L'INIZIATIVA
In occasione dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, il suo libro "Il Milione" è allegato da domani, 13 gennaio, al Gazzettino, al prezzo di 8,80 più il nostro quotidiano. Lo leggerete nella versione cinquecentesca di Giovan Battista Ramusio riscritta in italiano moderno. Il viaggiatore veneziano al suo ritorno dalla Cina è stato catturato dai genovesi in un qualche combattimento navale. Secondo Ramusio si trattava della battaglia di Curzola (1298) nella quale i veneziani erano stati rovinosamente sconfitti dai genovesi (7 mila morti). Sappiamo però per certo che era stato liberato nel 1299 e quindi un anno soltanto appare un tempo troppo breve per dettare un'opera come "Il Milione".

LA STORIOGRAFIA
Lo storico Alvise Zorzi aveva ipotizzato che fosse stato fatto prigioniero nella battaglia di Laiazzo (1294), altra vittoria genovese, ma gli anni non tornano perché il veneziano era ancora in Cina. Un cronista, Iacopo d'Aqui lo ricorda un altro storico, Antonio Musarra scrive che Marco finisce nella mani dei liguri sì a Laiazzo, ma nel 1296, in un episodio militare di cui non sappiamo niente. Al momento questa appare la versione più verosimile. Comunque il veneziano a Genova trova i pisani che erano stati presi prigionieri dopo la battaglia della Meloria, nel 1284, e mai liberati («Se vuoi vedere Pisa vai a Genova» si dice ancora oggi in ricordo di quel sanguinoso episodio). Al tempo i prigionieri dovevano mantenersi da soli e così i pisani più colti organizzano uno "scriptorium", come si usava poiché la gran parte della popolazione era analfabeta e si faceva scrivere gli atti di cui necessitava.

LO SCRIPTORIUM
Tra i pisani c'è Rustichello, un romanziere, al quale il veneziano detta le memorie del suo viaggio in Cina. Rustichello redige l'opera in francese ed esce con il titolo "Le Divisement dou monde", in seguito tradotto come "Il Milione", si ritiene fosse il soprannome sella famiglia Polo, probabilmente Emilione o Milione a causa della sua ricchezza. Il manoscritto originale non si è conservato. Quello che è giunto fino a noi è un codice successivo, conservato nella Bibliothèque Nationale de France, una versione molto elegante e con preziose miniature, probabilmente destinata alla corte francese. L'opera poliana è ampiamente utilizzata da fra' Mauro, il monaco camaldolese geografo che attorno al 1450 disegna il più importante mappamondo prima dei viaggi di Cristoforo Colombo. Il grande planisfero, esposto nella Biblioteca nazionale marciana, presenta oltre tremila scritte che illustrano le varie località del mondo, alcune di queste note si richiamano apertamente a Marco Polo. Il libro, come detto, circola in numerose copie manoscritte, ma sarà poi la stampa a fargli avere un'ampia diffusione. Giovanni Battista Ramusio nel 1550 comincia a pubblicare "Delle navigationi et viaggi", il primo trattato geografico a stampa. All'interno si ritrovano tutte le più importanti opere all'epoca note che permettessero di conoscere il mondo. Nel volume due è presente la versione ramusiana "Dei viaggi di Messer Marco Polo" che sta alla base del libro allegato a "Il Gazzettino". Nel libro in edicola con Il Gazzettino tra mito e realtà Marco Polo riesce a dar vita ad un ritratto affascinante e coinvolgente per il lettore e molto dettagliato dei popoli, della flora e della fauna, del territorio e dell'ambiente di una vasta area geografica, vasta e misteriosa per le genti d'Occidente guadagnandosi il titolo di grande viaggiatore della storia e la stima di signori, imperatori, mercanti e lettori appassionati. Attraverso la Via della Seta, i popoli, le usanze, i costumi, Marco Polo ci offre un resoconto a dir poco "giornalistico" di quelle terre consentendoci di essere testimoni della Storia, quella con la "s" maiuscola.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci