​Venezia, l'aeroporto cresce nonostante la tassa in più

Sabato 27 Gennaio 2024, 10:30
Venezia, l'aeroporto cresce nonostante la tassa in più
di Elisio Trevisan
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MESTRE (VENEZIA) - Nonostante la tassa d'imbarco l'aeroporto intercontinentale di Venezia continua a crescere. I dati raccolti da Assaeroporti, l'associazione di Confindustria nazionale che riunisce i gestori degli scali italiani, l'aeroporto di Tessera a novembre 2023 ha registrato un 6% in più di movimenti rispetto allo stesso mese del 2022 (e un meno 7,6% rispetto al 2019, l'anno prima della pandemia), oltre a un 7,4% in più di passeggeri (meno 1,6% rispetto al 2019): 5.568 movimenti e 691.569 passeggeri. Numeri che sembrano smentire le affermazioni di Enrico Marchi, il presidente di Save (il Gruppo che gestisce il sistema aeroportuale del Triveneto), che l'altro ieri ha anche annunciato una lettera aperta al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per ribadire che la tassa d'imbarco va tolta: si tratta dei 2,5 euro che ogni passeggero in partenza dal Marco Polo paga da maggio 2023, tassa che il Comune di Venezia ha istituito, grazie alla Finanziaria 2022 e al decreto Aiuti, per incassare circa 10 milioni di euro l'anno (fino al 2031, con una successiva e progressiva diminuzione dal 2032 al 2042) in sostituzione di parte dei fondi della Legge Speciale che quest'anno si esauriranno, mentre il mantenimento della città ha costi sempre più elevati e, in fondo, è convinto che i turisti attratti dalla città sull'acqua non smetteranno di venirci per risparmiare due euro e mezzo.


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