Un anno di incontri gastronomici di Gusto: venti ricordi golosi tra risotti e animelle

Lunedì 2 Gennaio 2023 di Claudio De Min
Lo staff dell'Osteria da Mariano a Mestre

1 Ci sono due ottimi motivi per fermarsi all'Ostaria da Mariano a Mestre. Il primo è il progetto di inclusione dei ragazzi down (eatsdifferent.it) che il patron Mauro Coseani impiega nel servizio di sala, il secondo l'assaggio di alcuni piatti molto centrati, a cominciare dal risotto di Gò (ma anche il baccalà mantecato merita e le cozze sono le premiatissime Mitilla).

Fra i clienti anche Lionello Cera, due stelle Michelin con la sua Osteria a Campagna Lupia. Siamo in buona compagnia.


2 A proposito di Risotto di Gò, icona della cucina veneziana. La versione più innovativa e golosa dell'anno è quella del Local di Venezia dove Salvatore Sodano, utilizza il risone e contamina con profumi del sud. Fuori dagli schemi ma buonissimo. Resta comunque rimarchevole anche la proposta del suo predecessore, Matteo Tagliapietra, oggi alla Trattoria al Museo a Burano.


3 Ancora risotto? Sì, perché nella lista dell'anno entra di diritto anche quello che Rocco Santon prepara al ristorante Charta di Silea (Treviso), con zucca e formaggio morlacco.


4 Il Rossini Nidaburger, succulento snack d'autore (uno dei tanti) con carne limousine e scaloppa di foie gras del Nidaba, tempio della birra a Montebelluna (Treviso).


5 Davide Bisetto e Stefano Sacilotto, in uscita dall'Oro del Belmond Cipriani a Venezia, sono ora a Pordenone. Il loro Sostansa coniuga eleganza, informalità e sostanza (per l'appunto). Un esempio? L'Orgasmo d'anatra, cosce ruspanti cotte lentamente al forno, sfilacciate, condite con il fondo di cottura, sfogliata di patate e more.


6 Riaperto da poco più di un anno con una nuova gestione, il rifugio Al Larin, sopra San Vito di Cadore (Belluno), garantisce vista spettacolare e qualche piatto interessante, tipo il Baccalà alla Sanvitese e l'Insalata di porcini fritti, misticanza e fragole.


7 Restiamo in Cadore: a Santo Stefano la pasticceria Bressan ha 70 anni di storia ma dal 2020 il giovane Alessio Buzzo ha impresso la svolta e il suo stile che unisce Italia, Francia e Belgio. Il banco è degno di una grande città. La qualità media è decisamente alta, anche nelle produzioni di base, come una Torta di mele che profuma di strudel, due grandi classici in un sol boccone.


8 Da una bella cena cucinata da Massimiliano Alajmo, Antonia Klugmann e Mattia Ercolino a Le Cementine di Roncade (Treviso) il ricordo dei Calamari di pasta con salsa di lievito, capperi e caffè e alla Focaccia di carote, kumquat, mandarino e camomilla all'olio extravergine di oliva.


9 Venezia, piazza San Marco a due passi, lo Chat qui Rit di Giovanni Mozzato non tradisce mai e gli Spaghettini con masanete, finferle e anemoni di mare valgono la sosta.


10 Se siete fans di MasterChef Italia probabilmente ricordate Giulia Busato da Noale (Venezia) che partecipò all'edizione di tre anni fa. Innamorata della lievitazione, Giulia sforna adesso il suo pane nomade, che già frequenta ristoranti e botteghe amiche, ed è in cerca di spazio e di una dimora all'altezza della sua bontà e della passione che lo sostiene. Un pane che accorcia le distanze fra la campagna e la città.


11 A Treviso, l'ambizioso progetto del Tad (Treviso Art District) comprende anche il ristorante Vite, sorprendente e innovativo anche nel design. Simone Selva, stellato un anno fa a Wisteria (Venezia), declina il suo indubbio talento, fra Animelle, scampi in saor e cipresso e Pennette alla birra lambic, ciliegia, anguilla, geranio.


12 Restiamo nel Trevigiano e saliamo sul Montello, e precisamente a Giavera. La Paterna con Giovanni Merlo e Irina Stratan in cucina e Giosuè Benincà in sala, propone sorprendenti Tagliolini Maremou e il superbo panettone artigianale, appena intiepidito e accompagnato da una spuma di zabaione.


13 Nome: Cristian; cognome: Beduschi. A volte ritornano, e meno male. Un anno fa il maestro bellunese ha riaperto una sua pasticceria-boutique, stavolta a Caralte di Perarolo di Cadore (Belluno). Dalla Sacher alla Setteveli, cose già viste, assaggiate e sempre strepitose. Ma qui c'è anche la rivincita dell'umile biscotto: Vinsantini, Quadrotti, Viennesi sono piccoli capolavori.


14 I Maccheroncini al nero di seppia, calamaretti spillo, ginseng e stracciatella di bufala di Lorenzo Cogo al Dama dell'Hotel Bonfadini a Venezia.


15 A Sappada (Udine), il Mondschein è sempre una garanzia. Stavolta la menzione è per il Carpaccio di cervo marinato con porcini, topinambur, crescione di montagna, pino mugo, vellutata di cipolla, gialletti, fiori eduli e crostini di pane al cumino e la versione soffiata e spumosa della Catalana ai frutti di bosco.


16 Tagliolini gratinati, Padellata di scampi e carciofini di Torcello, Crepes flambè alla crema pasticcera dell'Harry's Bar a Venezia: niente di nuovo, ma il piacere si rinnova.


17 Chiedere ad uno chef bistellato che fa cucina di avanguardia dei semplici spaghetti al pomodoro e assaggiare uno dei più buoni piatti di pasta di sempre. È successo agli Amici a Godia (Udine) un paio di mesi fa.


18 A Fumane (Verona), l'Enoteca della Valpolicella è un magico tempio dell'enogastronomia fra le colline che fanno la storia del vino. Cucina, ambiente e accoglienza di altri tempi. Menzione per il Petto d'anatra con miele e Recioto e il Gelato alla grappa di Amarone.


19 Polpo, verdure acide e perle di tartufo, piatto cremoso e goloso di Pietro De Martino, chef del ristorante Valbruna di Limena (Padova).


20 Citazione finale per un indirizzo fuori regione, ma con trascorsi molto veneti: se passate dalle parti di Tortona (Alessandria) non perdetevi l'Osteria Billi's: i gemelli Billi (con trascorsi a Venezia e per anni a Padova con il Boscia Bistrot) propongono una cucina divertente e originale. Imperdibili anche qui i risotti: il mitico Risotto rosto e quello ai peperoni di Carmagnola.

 

Ultimo aggiornamento: 21:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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