PORDENONE - Il carovita non molla la presa e quella che sta per arrivare sarà una Pasqua all’insegna dei rialzi dei prezzi. Dai dolci tipici ai ristoranti, dai biglietti aerei alle vacanze in autobus: tutto costerà di più anche in provincia di Pordenone. Anzi, il capoluogo del Friuli Occidentale secondo i dati dell’Unione nazionale consumatori, diffusi ieri a partire dalle elaborazioni dell’Istat, è tra i primi dieci quanto alla corsa dell’inflazione.
IL QUADRO
I dati sono riferiti al mese di febbraio, cioè all’ultimo periodo di trenta giorni che si è concluso. Al primo posto della classifica nazionale c’è Brindisi, con un’inflazione che ha toccato il 2,1 per cento. Pordenone è al settimo posto, in compagnia di città come Firenze, Pisa e Alessandria. Nel Friuli Occidentale i prezzi si sono alzati a febbraio dell’1,3 per cento su base mensile. Altri rincari sulla testa dei consumatori, quindi. In Friuli Venezia Giulia, però, c’è anche chi sta peggio. Nel dettaglio si tratta di Trieste, quinta città in tutta Italia per ritmo dell’inflazione, con un carovita dell’1,4 per cento nel mese di febbraio. Per trovare invece Udine e la sua provincia bisogna scendere fino al trentaduesimo posto in Italia.
IN REGIONE
Sono disponibili anche i dati dell’intero territorio del Friuli Venezia Giulia. La nostra regione è la settima più cara dello Stivale, con un aumento di spesa medio per famiglia che l’Istat e l’Unione nazionale consumatori hanno stimato in 237 euro e un’inflazione dell’1 per cento nel mese di febbraio. La media italiana si attesta a 188 euro in più per ogni famiglia mentre la regione con i rincari più elevati è il Trentino Alto Adige, dove un nucleo familiare arriva a spendere 288 euro in più a causa del carovita.
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IL CONTESTO
L'Istat ha reso noti i dati territoriali dell'inflazione di febbraio, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten di tutte le città più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dei nuovi dati del paniere Istat. In testa alla top ten delle più care d'Italia torna Bolzano, dove l'inflazione pari all'1,7%, la seconda più alta d'Italia dopo Brindisi, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 492 euro per una famiglia media, in aumento rispetto alla spesa che ci sarebbe stata con i vecchi dati Istat ora superati, pari a 452 euro. Medaglia d'argento per Brindisi, dove il rialzo dei prezzi del 2,1%, il record del mese di febbraio, determina un incremento di spesa annuo pari a 398 a famiglia. Medaglia di bronzo per Napoli che con +1,7% ha una spesa supplementare pari a 375 euro annui per una famiglia tipo (sarebbero stati 344 euro lo scorso anno). Appena fuori dal podio Venezia (+1,4%, al 5° posto per inflazione, pari a 369 euro), poi Trieste (+1,4%, 342 euro), al sesto posto Firenze (+1,3%, +340 euro), poi Bologna (+1,2%, 334 euro), Pisa (+1,3%, 332 euro) e Rimini (+1,2%, 326 euro).