VENEZIA - Discariche da bonificare. Investimenti per potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti, pur essendo già ora la prima Regione d'Italia quanto a separazione tra carta e plastica, umido e secco. E contributi per migliorare la qualità dell'aria, sia che si tratti di rottamare le vecchie auto o di cambiare le stufe. È la politica ambientale della Regione Veneto che nella sola primavera di quest'anno ha avviato le procedure per concedere a privati e amministrazioni pubbliche oltre 2 milioni di euro da investire in diversi settori.
I numeri li snocciola Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all'Ambiente: «Abbiamo già sforato il milione di euro per le bonifiche, dal momento che alla scadenza del 21 giugno sono arrivate richieste da parte dei Comuni per 200mila euro in più di quanto avevamo stanziato. Purtroppo non riusciremo a soddisfare tutte le istanze, vedremo cosa sarà possibile fare in sede di assestamento di bilancio. Ma il dato di fatto - sottolinea Bottacin - è che questa notevole quantità di richieste da parte dei Comuni per bonificare siti nei propri territori testimonia che stiamo pagando oggi gli errori compiuti in passato».
Ai privati cittadini, invece, interesseranno particolarmente i contributi regionali per rottamare la vecchia auto o la vecchia stufa. Bottacin ricorda che nel 2017 ci fu un accordo con il ministero dell'Ambiente per risanare l'area del Nord Italia, una pianura caratterizzata dallo scarso ricambio d'aria. «Come Regione nel 2017 abbiamo messo 800mila euro per la rottamazione delle auto e altri 500mila euro li abbiamo messi quest'anno. E sul fronte delle stufe - posto che la principale fonte di inquinamento atmosferico è il riscaldamento domestico, in particolare quello che come combustibile utilizza il legno - siamo stati i primi ad approvare una speciale classificazione: in pratica abbiamo dato le stelle alle stufe, il ministero ci ha copiato».
I SITI
Per il 2019 Bottacin conta di confermare gli stanziamenti di quest'anno: «Un milione di euro per le bonifiche dei siti inquinati e 250mila euro per i centri ecologici per i rifiuti, ma chiederemo al ministro di mantenere fede agli impegni assunti e mettere dei soldi sul piatto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri li snocciola Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all'Ambiente: «Abbiamo già sforato il milione di euro per le bonifiche, dal momento che alla scadenza del 21 giugno sono arrivate richieste da parte dei Comuni per 200mila euro in più di quanto avevamo stanziato. Purtroppo non riusciremo a soddisfare tutte le istanze, vedremo cosa sarà possibile fare in sede di assestamento di bilancio. Ma il dato di fatto - sottolinea Bottacin - è che questa notevole quantità di richieste da parte dei Comuni per bonificare siti nei propri territori testimonia che stiamo pagando oggi gli errori compiuti in passato».
Ai privati cittadini, invece, interesseranno particolarmente i contributi regionali per rottamare la vecchia auto o la vecchia stufa. Bottacin ricorda che nel 2017 ci fu un accordo con il ministero dell'Ambiente per risanare l'area del Nord Italia, una pianura caratterizzata dallo scarso ricambio d'aria. «Come Regione nel 2017 abbiamo messo 800mila euro per la rottamazione delle auto e altri 500mila euro li abbiamo messi quest'anno. E sul fronte delle stufe - posto che la principale fonte di inquinamento atmosferico è il riscaldamento domestico, in particolare quello che come combustibile utilizza il legno - siamo stati i primi ad approvare una speciale classificazione: in pratica abbiamo dato le stelle alle stufe, il ministero ci ha copiato».
I SITI
Per il 2019 Bottacin conta di confermare gli stanziamenti di quest'anno: «Un milione di euro per le bonifiche dei siti inquinati e 250mila euro per i centri ecologici per i rifiuti, ma chiederemo al ministro di mantenere fede agli impegni assunti e mettere dei soldi sul piatto».
