La protesta dei vignaioli sulla riduzione generalizzata delle rese. La Regione "ripara" il buco

Dopo la protesta dei vignaioli che in 23 Comuni erano stati costretti a ridurre le rese causa maltempo, una nota “mette una pezza” alla delibera

Domenica 10 Settembre 2023 di Loris Del Frate
La protesta dei vignaioli sulla riduzione generalizzata delle rese. La regione "ripara" il buco

È dovuta correre ai ripari la Regione e nello specifico la Direzione centrale risorse agroalimentari, l’assessorato retto dal leghista Stefano Zannier. Già, perchè la delibera della giunta regionale che a causa del maltempo e della grandine ha colpito anche le vigne, riduceva di almeno il 20 per cento le rese massime delle uve destinate ai vini Doc, ha sollevato un polverone tra i vignaioli al punto che c’era il concreto rischio di arrivare alle carte bollate.

Anche per questo, a parziale rettifica di quella delibera, la Direzione regionale ha inviato una precisazione a tutti i Consorzi di tutela Doc della regione entrando più nel dettaglio ed evitando quella che rischiava di diventare una sorta di ribellione. Del resto diversi produttori di uva per vini Doc rischiavano, pur non avendo avuto danni, ma essendo rientrati tra i territori colpiti e in cui erano state ridotte le rese, di subire un contraccolpo economico non da poco, dovendo vendere uva “pregiata” a prezzi decisamente più bassi.


PASSO INDIETRO
C’è da fare un passo indietro per capire nel dettaglio cosa è accaduto. Era stato tra gli altri il Consorzio del Prosecco Doc a chiedere alla Regione di diminuire le rese da 180 quintali di uva per ettaro a 150, a fronte delle grandinate. Solo che in Veneto il Consorzio è in grado di verificare appezzamento per appezzamento dove effettivamente si erano verificati i danni, cosa che invece in Friuli non è possibile. È così sono stati individuati 23 Comuni tra quelli colpiti dal maltempo (Caneva, Brugnera, Fontanafredda, Zoppola, ValvasoneArzene, San Vito, Sacile, San Quirino, Porcia, Pordenone, Pasiano, Cordenons, Fiume, Aiello, Sedegliano, Mereto, Mortegliano, Basiliano, Pozzuolo, Porpetto, Pocenia, Talmassons e Codroipo) e in tutti è stata ridotta indistintamente la resa. A quel punto anche gli altri Consorzi Dop “Delle Venezie”, Friuli Grave, Friuli Aquileia, Friuli Annia, Friuli Latisana, Igt Venezia Giulia, Igt Trevenezie e Igt Alto Livenza sono stati inseriti nella riduzione delle rese sempre del 20 per cento. La questione, però, è che non tutti i territori sono stati “massacrati” dai chicchi giganteschi, ma solo alcuni e anche all’interno degli stessi Comuni, alcuni appezzamenti, anche fianco a fianco hanno subito danni ingenti, altri neppure sfiorati. Come dire che la situazione non è uguale per tutti.


LA PROTESTA
Da qui la protesta dei vignaioli friulani che si sono subito messi in contatto con i Consorzi spiegando che non era possibile accettare una cosa del genere che solo chi aveva effettivamente avuto un calo di produzione doveva conferire meno, non tutti gli altri perchè ci sarebbe stato, dopo il maltempo, un altro danno economico. Senza contare i problemi con le assicurazione.


NOTA ESPLICATIVA
A quel punto, però, la delibera era già stata fatta e annullarla per farne un’altra sarebbe diventato un problema. E così la Direzione regionale delle risorse agroalimentari ha inviato a tutti i Consorzi e alle società che certificano il Doc e l’Igt una nota esplicativa. «La delibera regionale scrivono i tecnici - risponde ad una richiesta formulata dal Consorzio di tutela della Doc “Delle Venezie” e dal Consorzio di tutela della Doc “Prosecco” di riduzione della resa massima di uva per ettaro prevista dai rispettivi disciplinari in quanto, sulla base dei sopralluoghi effettuati, erano state circoscritte le zone colpite dagli eventi atmosferici in regione. Il provvedimento, pertanto, nell’ottica del perseguimento dell’interesse generale, risponde ad un’esigenza di tutelare tutte le aziende ricadenti nel territorio dei comuni colpiti dalle avversità atmosferiche nei mesi estivi, anche se ogni singola realtà produttiva può effettivamente aver conseguito percentuali di danno significativamente diverse. Le superfici delle aziende ricomprese nei 23 Comuni indicati, ma non oggetto di danni da eventi grandinigeni, non sono soggette alle restrizioni previste dalla delibera e quindi valgono le rese previste dai disciplinari di riferimento». C’è il riconoscimento, insomma, che chi non ha subito danni o comunque sono stati leggeri, può conferire per intero quanto previsto inizialmente dal proprio Consorzio.

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AUTOCERTIFICAZIONE
Tutto sistemato? Neppure per sogno, perchè per conferire per intero l’uva Doc, senza rese, l’azienda agricola dovrà “in sede di controllo o verifica da parte degli organismi competenti per gli adempimenti amministrativi successivi, giustificare la resa dichiarata con apposita documentazione che avvalori la modalità di stima della resa stessa, eventualmente supportata con quanto riscontrato dall’organismo di certificazione o dai periti delle assicurazioni”. Come dire ulteriori problemi burocratici.

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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