Lavoro in vigna e calice in cantina: la giornata tipo del “turista-vendemmiatore” in Fvg. Al via il progetto

Sabato 19 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Lavoro in vigna e calice in cantina: la giornata tipo del “turista-vendemmiatore” in Fvg. Al via il progetto

È un nuovo approccio al mondo della campagna per chi non lo vive ogni giorno e in particolare a quello della vendemmia. Già, perchè in regione, grazie a una iniziativa voluta da Promoturismo Fvg è nato il “turista-vendemmiatore”. Di fatto è la nuova frontiera dell’enoturismo e il Friuli Venezia Giulia è la prima regione d’Italia ad aver firmato un protocollo d’intesa per offrire il valore di un’esperienza che quest’anno arricchirà la proposta del territorio. 


VENDEMMIA
La vendemmia turistico - didattica, lanciata da PromoTurismoFvg e dall’Associazione Città del Vino, prevede la possibilità per turisti e wine lover di vendemmiare dall’ultima settimana di agosto (salvo ritardi nella raccolta) in alcune aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia.

Gli interessati potranno vivere un’attività a carattere culturale e ricreativo della durata di qualche ora o mezza giornata che si svolgerà tra i filari in cui la vendemmia avviene ancora attraverso la raccolta a mano dell’uva.


L’INIZIATIVA
L’iniziativa è adatta anche alle famiglie, che potranno godersi l’esperienza assieme ai propri bambini in totale sicurezza. Sarà possibile prenotare direttamente nelle Cantine coinvolte oppure scegliere i pacchetti comprensivi di soggiorno e vendemmia experience. Attualmente è già possibile prenotare l’attività nelle cantine aderenti alla Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia: azienda Gori Agricola a Nimis, Gradisciutta a San Floriano del Collio, Elio Vini a Cividale del Friuli, Agriturismo Tonutti ad Adegliacco, Le Due Torri a Corno di Rosazzo, Conte d’Attimis-Maniago, Buttrio e azienda Gelindo dei Magredi a Vivaro.


L’OBIETTIVO
L’idea di Promoturismo Fvg è legata innanzitutto alla riscoperta delle antiche tradizioni ancora salde e poi per promuovere la cultura del vino e del buon bere, fondamentale per chi vuole un approccio legato alla qualità, ai sapori e alla scoperta di tutte le cose che fanno stare bene. Ovviamente senza arrivare allo “stordimento”. Questa, quindi, è l’idea che sta alla base della “vendemmia turistica didattica” dedicata appunto ai turisti enogastronomici in cerca di un’esperienza diretta della produzione dei vini. Si tratta di un’attività di conoscenza, quindi non lavorativa, non retribuita, ristretta a poche ore (e comunque non oltre l’arco della giornata), non ripetuta nella stessa struttura nel breve periodo. Ovviamente “l’esperienza” può anche essere legata a un pacchetto di turismo lento e quindi può prevedere una spesa legata alla degustazione.


I TURISTI
L’attività si svolge in vigna. In prima battuta è rivolta ai turisti appassionati di enologia ed eccellenze del territorio, ma anche alle famiglie che potranno godersi l’esperienza di vignaiolo in totale sicurezza. È correlata al soggiorno in strutture ricettive della regione o alla visita e degustazione delle cantine locali. Sarà svolta da un numero limitato di enoturisti, in misura proporzionata alla dimensione della vigna. Dopo la “lezione” tra i filari, con la vendemmia guidata e le spiegazioni sulla maturità dell’uva, i visitatori potranno scendere in cantina in cui saranno illustrate le prime fasi di vinificazione, per poi godersi un calice dei vini dell’azienda in compagnia del produttore, o assaggiare le tipicità locali nella cena degustazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci